Errori medici: fermare la conflittualità tra medici e pazienti
19 novembre
19 Novembre 2010
il comunicato stampa
la rassegna stampa
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“Non possiamo non concordare con il Ministro della Salute quando lancia l'allarme sull'incremento di denunce dei cittadini per presunti “errori” dei medici e sulla relativa amplificazione mediatica di un fenomeno che rischia di minare alla radice, con effetti devastanti, la relazione medico paziente”.
Questo il commento del Segretario Nazionale Anaao Assomed, Costantino Troise, all'indomani della presentazione del Rapporto PIT-Cittadinanzattiva che ogni anno – sottolinea - suscita le stesse polemiche.
Giova, forse, ricordare – prosegue Troise - che il rapporto non si basa su dati statistici estrapolabili per la generalità della popolazione, ma raccoglie segnalazioni spontanee. E che 16 mila segnalazioni all'anno sono certo non trascurabili, ma vanno rapportate ai 5 milioni di pazienti che ogni anno si ricoverano negli ospedali italiani, ai 30 milioni che, sempre annualmente, si rivolgono al Pronto Soccorso ed alle visite specialistiche ogni anno erogate per accertamenti diagnostici in numeri che si valutano in centinaia di milioni.
Gli errori in medicina certo esistono – conclude Troise - ed operare per la loro riduzione è un diritto dei cittadini ed un dovere del sistema sanitario nella consapevolezza, però, che non esiste il rischio zero per nessuna procedura comprese quelle apparentemente più banali e che alimentare una conflittualità tra medici e cittadini può solo fare male ad entrambi.