Sanità: Anaao su pronto soccorso in affanno, piaga riflette crisi sistema - Adnkronos Salute

19 Gennaio 2011

"L'assalto al Pronto soccorso riflette una crisi organizzativa del sistema ospedale sottoposto da anni a tagli indiscriminati di posti letto e ad una 'miope' e scellerata politica del blocco del turn-over del personale che colpisce in modo più duro tutta l'area dell'emergenza". Interviene così l'Anaao Assomed, il maggiore sindacato dei medici ospedalieri da tempo attento al fenomeno, sull'allarme lanciato dagli specialisti dei reparti di medicina di emergenza, che all'Adnkronos Salute hanno fornito un quadro per nulla confortante dello stato di salute dei Pronto soccorso italiani.

"Pazienti che stazionano anche più di tre giorni tra barelle e poltrone, in condizioni a dir poco pietose, con infermieri e medici - descrive in una nota l'Anaao- che fanno il possibile non solo per assisterli sotto il profilo strettamente sanitario, ma anche per ridurre i disagi dovuti alle condizioni di ricovero, sono ormai scene quotidiane, comuni a tutta la penisola. Oggi nel pomeriggio in uno dei più grandi ospedali della capitale, c'erano 90 pazienti in area di Pronto soccorso, tre volte la capacità di ricezione, senza possibilità di previsione dei tempi per avere un posto letto. Tutto questo non si scopre oggi, tutto questo i medici dell'Anaao Assomed lo stanno dicendo da anni".

Per il sindacato dei camici bianchi "era ampiamente prevedibile che i primi a pagare sarebbero stati i cittadini- pazienti costretti oggi a ricoveri in Pronto soccorso su una barella o su una poltrona, anche per giorni. Per questo gli amministratori regionali, il ministero della Salute, il nostro Governo, non posso sorprendersi o tirarsi fuori dalle rispettive responsabilità. Non servono istruttorie di solerti Commissioni quanto atti concreti che, almeno per il periodo dell'epidemia influenzale, assicurino con urgenza risorse umane e logistiche per restituire dignità alla sanità italiana", conclude l'Anaao.