Ddl Brunetta: riconosciuti i diritti dei medici
12 febbraio 2009
12 Febbraio 2009
I medici dipendenti hanno conseguito ieri due importantissimi risultati con l'approvazione in Aula alla Camera di altrettanti emendamenti al disegno di legge Brunetta di riforma del pubblico impiego.
Grazie all'azione, all'impegno e alla tenacia dell'Anaao Assomed e della Cosmed sono stati riconosciuti due fondamentali diritti che rischiavano di essere cancellati.
Il primo emendamento (presentato dall’On. Miotto e altri) elimina l'obbligo limitatamente alla Dirigenza medica e sanitaria del servizio sanitario nazionale, di trasformare il 30% delle retribuzioni fisse in salario di risultato, già introdotto in prima lettura al Senato, riconoscendo la specificità normativa e contrattuale della dirigenza medica e sanitaria.
I parlamentari di maggioranza e di opposizione nel dibattito parlamentare sono intervenuti a favore di questo emendamento, sostenendo il voto quasi plebiscitario dell'Aula (favorevoli 480 deputati - contrari 8 - astenuti 16).
Il secondo emendamento (Miotto e altri) modifica la norma introdotta dalla legge 133/2008 che consentiva il licenziamento dei dirigenti con 40 anni di contribuzione a discrezione dell'Amministrazione, stabilendo come limite i 40 anni di servizio effettivamente prestato. Di fatto tutti i medici dipendenti sono esclusi dalla possibilità di licenziamento anticipato (prima dei 65 anni).
Il provvedimento avendo subito modifiche passerà ora all'ulteriore esame del Senato e l'Anaao Assomed vigilerà affinché non venga alterata l'impostazione del testo approvato alla Camera.