SPENDING REVIEW: NO ALLA FINE DELLA SANITA' PUBBLICA.
Comunicato stampa Anaao Assomed del 4 luglio 2012
04 Luglio 2012
L'incubo di una "Sanità soppressa" sembra avverarsi se dovessero risultare fondate le anticipazioni della stampa sulle misure contenute nel decreto sulla spending review. Non sono bastati i tagli alla sanità pubblica degli ultimi due anni e quelli di 8 miliardi già preventivati, commenta l’Anaao Assomed (Associazione medici ospedalieri e dirigenti sanitari): a questi il Governo sta pensando di sommare altri 3 miliardi entro il 2013, condannando ormai tutte le Regioni a chiudere servizi e abbattere le prestazioni.
Non soddisfatto del disastro annunciato, il Governo vorrebbe programmare la chiusura di 216 piccoli ospedali ed il taglio di 30.000 posti letto fingendo di ignorare che i piccoli ospedali in quasi tutte le Regioni sono già stati chiusi o riconvertiti e che negli ultimi 10 anni sono già stati tagliati 45.000 posti letto con scarsi benefici economici a fronte del grande disagio provocato al cittadini, riducendo la dotazione ben al di sotto della media europea.
La spesa sanitaria per la prima volta è stata inferiore a quella dell'anno precedente. Colpire ancora la sanità con la riduzione del Fondo sanitario nazionale, comprimere ulteriormente le dotazioni organiche dei medici e dirigenti sanitari, tagliare beni e servizi chiudere reparti ed ospedali non risolverebbe i problemi della spesa pubblica, ma minaccia il bene più prezioso dei cittadini italiani che è la salute.
Il Governo vuole una Italia "sana” in Europa, ma senza più una Sanità europea.
I medici e dirigenti del Ssn sono già in stato di agitazione e non resteranno fermi ad assistere alla fine della sanità pubblica.