Quanto alla non monetizzazione va ricordato l’orientamento di questa Corte, secondo cui, una volta accertato il diritto alla fruizione del buono pasto e l’inadempimento del datore di lavoro, il lavoratore può agire non per ottenere un importo economico a titolo retributivo, atteso che l’attribuzione dei buoni pasto ha carattere assistenziale e il buono pasto non è monetizzabile, ma il dipendente può agire per ottenere un ristoro economico a titolo di risarcimento del danno eventualmente parametrato al valore dei buoni pasto non fruiti.