«L’abolizione del numero programmato, non chiuso, a medicina presenta diversi punti deboli», spiega alla Repubblica degli Stagisti Giammaria Liuzzi, responsabile nazionale. «È impraticabile per via dell’entità delle strutture universitarie presenti; è inutile per l’abbondanza di medici che ne scaturisce; è anacronistica perché avremmo specialisti formati tra 11 anni; è costosa perché formare un medico in surplus costa 125mila euro».
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