Con sentenza n. 47409/2023 la Suprema Corte, per quanto attiene gli aspetti d'interesse del presente esame, ha confermato gli esiti cui era giunto il Giudice di secondo grado, ritenendo che le motivazioni formulate dalla Corte d'Appello fossero immuni da vizi logici, o da errori in diritto rilevabili in sede di legittimità.