Università: Morano (Anaao), 'donne più motivate per Medicina, cambieranno sanità' - ADNKRONOS

'Tra 5 anni arriveranno in massa anche ai posti apicali'

E' sempre più consistente l'esercito delle ragazze che scelgono la Facoltà di Medicina, arrivate a rappresentare quest'anno il 70% dei 79mila iscritti alle prove di ammissione per Medicina e Odontoiatria e per Veterinaria. Un dato che "non meraviglia. E' un trend in atto da qualche decennio e che continuerà a crescere. Le donne sono molto più motivate. E cominciano già dal liceo a focalizzarsi su questo tipo di scelta, è stato dimostrato anche da diversi studi scientifici". Ne è convinta Sandra Morano, coordinatrice area formazione femminile del sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed. "Oggi sono una parte consistente della professione -spiega all'Adnkronos Salute - e in breve, tra 4 o 5 anni, arriveranno in massa anche ai ruoli apicali. E cambieranno la sanità in maniera sostanziale, sicuramente in meglio".

"Le ragazze scelgono questa professione di cura perché hanno una maggiore capacità di tenere insieme, contemporaneamente e con sensibilità, da un lato il tempo dedicato al paziente e alla soluzione di problemi medici e dall'altra la capacità di governare tutta la filiera dell'organizzazione. E' questo il valore aggiunto che possono portare le donne". Alla base della scelta femminile per questa professione "non c'è mai la questione del guadagno economico, come risulta della interviste realizzate su questi temi, né del prestigio". Si tratta di una motivazione "profonda", continua Morano. "I nostri Governi dovrebbero capire che grande potenziale c'è in tutto questo per migliorare la sanità, ma non credo che questo stia accadendo".

Durante il percorso degli studi, prosegue l'esperta, "le ragazze hanno meno difficoltà. Sono determinate, vanno avanti come treni e hanno i risultati migliori. Gli ostacoli arrivano quando entrano nelle Scuole di specializzazione, in particolare quelle di Chirurgia, dove c'è un sistema ancora prevalentemente maschile di organizzazione e presenza nei posti apicali. E accade che le specializzande entrano poco nelle sale operatorie determinando una selezione indiretta: non si possono eliminare le donne, ma si possono scoraggiare. Per questo in tante si iscrivono a Chirurgia, ma poi cambiano perché la missione è impossibile. Ma questo cambierà presto, anche con la forza dei numeri. E faranno la differenza rispetto alla sanità di oggi. Cambieranno il settore senza appello", conclude Morano.