Il 9 marzo scorso una delegazione Anaao Assomed, guidata dal Segretario Nazionale dott. Pierino Di Silverio, è stata audita presso il Ministero dell’Università e della Ricerca dal gruppo di lavoro ministeriale, presieduto dal Prof. Eugenio Gaudio, istituito per esaminare e approfondire le criticità afferenti alle carenze di medici e professionisti sanitari nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale e per individuarne le cause e le possibili soluzioni, con particolare riferimento alla necessità di garantire un accesso sostenibile ai corsi di laurea in medicina e chirurgia.
Stato dell’arte
Nel nostro Paese non vi è carenza di laureati in medicina, bensì di medici specialisti. Attualmente, il Servizio Sanitario Nazionale sconta un ingente sotto finanziamento di contratti di formazione medica specialistica, risolto in parte solo da 24 mesi cui vedremo gli effetti non prima del 2026. Proiettando al 2025 il numero di contratti di formazione specialistica previsti dal 2013/2014 al 2020/2021 (contratti di formazione specialistica MIUR + contratti regionali), considerato il numero totale di dirigenti medici attivi presenti nella rete assistenziale delle singole regioni, come Anaao Assomed abbiamo stimato i pensionamenti regionali per ogni branca specialistica da qui al 2025 (fonte: CAT 2017, ISTAT 2017, COGEAPS 2017), ipotizzando una uscita dal sistema intorno al 50%. La carenza è già oggi evidente nei concorsi deserti, nel ricorso ai cosiddetti “medici a gettone“, nella chiusura di servizi sanitari. Dall’analisi delle curve di pensionamento e dei nuovi specialisti formati nel periodo 2018-2025, è previsto un ammanco di circa 16.700 specialisti medici. Inoltre, un nostro recente studio Anaao Assomed in merito all’entità di contratti di formazione medica specialistica abbandonati e non assegnati negli ultimi due concorsi di specializzazione (2021 e 2022). Su 30.452 contratti finanziati, ben 3.907 (13%) risulta non assegnato e 1601 (5%) risulta abbandonato durante il percorso di specializzazione. Sui 5724 contratti che corrispondono ad altrettanti specialisti mancanti rispetto alla programmazione ipotizzata, 1144 riguardano la specializzazione d’emergenza-urgenza, il 60,7% dei contratti stanziati per tale branca.
Proposte e considerazioni Anaao Assomd
1. Totale Contrarietà all’abolizione del numero programmato per l’accesso alla facoltà di medicina.
Ogni anno, circa 60.000 diplomati tentano il concorso annuale per l’accesso alla facoltà di medicina e chirurgia. Un totale accesso di tali aspiranti medici ha degli evidenti elementi di criticità, impraticabilità, impercorribilità normativa ed inutilità strategica e temporale. Nella legislazione europea è ben normato che la selezione dei medici- chirurghi, con un titolo di laurea riconosciuto automaticamente a livello europeo debba seguire un percorso di selezione rigoroso e normato. Non vi è, inoltre, in nessun paese europeo ed extra-europeo una organizzazione strutturale universitaria capace di formare con standard di formazione adeguati, una tale mole di studenti. Formare, infine, una tale quantità di laureati in medicina (ad un costo attuale che si aggira intorno ai 100.000€ a laureato) sarebbe oltremodo dispendioso, creerebbe una pletora medica che gioverebbe ai paesi esteri con una ingente migrazione medica e colmerebbe le carenze di specialisti non prima di 11 anni, ovvero dal 2035. Pertanto, l’Anaao Assomed è contraria nella maniera più assoluta a qualunque azione legislativa con la finalità di abolire il numero programmato per l’accesso alla facoltà di medicina.
2. Apertura a nuove forme di selezione dei laureati per l’accesso alla facoltà di medicina.
ttualmente, il concorso per l’accesso alla facoltà di medicina e chirurgia si svolge annualmente ed in contemporanea in tutte le facoltà italiane mediante un test a crocette, propedeutico alla creazione di una graduatoria di merito nazionale. Tale metodica, ampiamente utilizzata nel nostro paese in molte facoltà, presenta annualmente diverse criticità, spesso riportate dai mezzi di informazione: quesiti errati o non completamente riguardanti la pratica medica, disservizi di natura organizzativa, mancanza di una bibliografia nota. Inoltre, l’ingente entità di candidati non idonei ha indotto una “migrazione universitaria” di tali studenti ad iscriversi a facoltà di medicina estere per esaudire il loro sogno di diventare medici. Fermo restando che tale metodo di selezione è utilizzato da decenni nel nostro Paese per la selezione dei medici, l’Anaao Assomed è favorevole all’individuazione di nuove forme di selezione con la non secondaria conseguenza di ottimizzare il meccanismo di selezione, impreziosendo e valorizzando le attitudini cliniche degli aspiranti medici.
3. Risolvere le carenze di alcune branche specialistiche, aumentandone l’appeal.
Come già evidenziato, da un recente studio ANAAO, sui 30.452 contratti finanziati negli ultimi due concorsi di specializzazione (2021 e 2022), ben 3.907 (13%) risulta non assegnato e 1601 (5%) risulta abbandonato durante il percorso di specializzazione. Le branche che più risentono di tale emorragia di contratti sono la medicina d’emergenza-urgenza ( 1.144 contratti non assegnati o abbandonati, il 60,7% dei contratti stanziati), la microbiologia e virologia ( 191 contratti, il 78%) , la patologia clinica e biochimica clinica (389 contratti, il 70,2%) , l’Anatomia Patologica ( 181 contratti, il 50,1%) e la medicina di comunità e delle cure primarie (109 contratti, il 57,6%). Al contrario, le branche che hanno notevoli sbocchi lavorativi nel settore privato come ad esempio la dermatologia ( 2 contratti non assegnati o abbandonati, lo 0,1% dei contratti stanziati), l’oftalmologia ( 8 contratti, l’1,8%) la cardiologia ( 18 contratti, lo 0,1), non risentono di nessun ammanco di specialisti rispetto ai contratti finanziati. Tale “programmazione a due velocità” porterà già nel 2024 un ammanco significativo in certe branche specialistiche, per lo più ospedaliere, ed un embrione di pletora specialistica per quelle branche che hanno maggiore predisposizione per le attività private. Pertanto, l’Anaao Assomed ritiene opportuno predisporre una serie di iniziative ministeriali e legislative per aumentare l’appeal di tali branche: allargando le equipollenze ed affinità, rendere il medico in formazione specialistica e i dirigenti medici dei pubblici ufficiali, aumentare la retribuzione dei medici in formazione specialistica, accorpare branche specialistiche (come già avvenuto per le branche di audiologia e foniatria con otorino).
4. Potenziare l’assunzione dei medici in formazione specialistica già dal 3°anno di corso.
Dal 2018, vi è una normativa nazionale (la legge 30 dicembre 2018 n. 145 e successiva modificazioni) che permette ai medici in formazione specialistica, già dal 3°anno di corso, di potersi iscrivere ai concorsi a tempo indeterminato per la specialità d’appartenenza e di essere conseguentemente assunti a tempo determinati, dopo essere risultati idonei ed inseriti in graduatoria separata e secondaria rispetto agli specialisti, con automatica assunzione a tempo indeterminato al conseguimento del titolo nelle strutture facenti parti della rete formativa di una scuola di specializzazione della branca frequentata. Nonostante a tale normativa sia stata integrata, nel novembre 2021, da un accordo quadro nazionale, stilato dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Università, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome, tale normativa è profondamente sottoutilizzata. Dei oltre 37.000 specializzandi che potenzialmente già da domani possono essere assunti, circa il 5% (2.300) ha usufruito di tale assunzione, nonostante una recente survey Anaao Assomed ha evidenziato che oltre il 90% dei medici in formazione specialistica è favorevole all’assunzione. Tale imponente sotto utilizzo è dovuto ai dinieghi delle Università sedi di scuole di specializzazione d’area medica nella stipula di accordi interregionali che di fatto, e ne abbiamo piena e precisa contezza, bloccano migliaia di assunzioni da parte di medici in formazione già vincitori di concorso per titoli ed esami a tempo indeterminato. Pertanto, l’Anaao Assomed richiede una urgente attività ministeriale e legislativa al fine di permettere il pieno rispetto della normativa vigente al fine dell’assunzione dei medici in formazione specialistica.