Riportiamo l'articolo pubblicato su QUOTIDIANO SANITA'.IT
A cura di:
Alessandra Spedicato - Delegata Anaao Assomed nella FEMS
Giammaria Liuzzi - Responsabile Nazionale Anaao Giovani
Livio Tarchi - Delegato Anaao in EJD
Claudia Maccarrone - Delegata Anaao in EJD
Tutti i Paesi hanno segnalato una carenza di medici, in particolare di specialisti. Negli ultimi due decenni tutti gli intervistati hanno segnalato un aumento del numero complessivo di medici, senza per questo risolvere il tema della carenza di personale. Questo aspetto è strettamente legato anche a un incremento della domanda di assistenza sanitaria, all’aumento della popolazione ed al cambiamento delle caratteristiche demografiche di quest’ultima. La survey della European Junior Doctors Association
Il tema della pianificazione della forza lavoro medica (Medical Workforce Planning MWFP) è un sistema complesso e articolato che valica confini e strategie nazionali senza trovare scorciatoie o soluzioni nella ingenua proposta dell’abolizione del numero chiuso per la Facoltà di Medicina e Chirurgia.
A corroborare questo punto, già più volte sottolineato da studi e ricerche condotti dall’Anaao Assomed, è il documento prodotto dalla European Junior Doctors’ Association, sulla crisi e le criticità della formazione medica specialistica in Europa.
Il documento, in allegato, nasce da una survey che l’Associazione ha condotto tra i paesi aderenti (alla quale l’Anaao ha partecipato in qualità di unico rappresentante dell’Italia) e che dimostra una diffusa preoccupazione e difficoltà nel reperire e mantenere medici specialisti.
Nella introduzione, il documento offre una analisi storica del fenomeno, a partire dal 1980 per poi soffermarsi ad analizzare la fotografia attuale.
I 13 paesi ( CZ, DK, ES, FIN, GER, GR, IT, NL,PT, SLO, SPA, SWE, UK) che hanno partecipato all’indagine, grazie ai commenti e alle riflessioni riportate nelle domande aperte, offrono una visione lucida di cosa significhi essere un medico o una medica in formazione specialistica oggi in Europa.
Di seguito, riportiamo alcuni passaggi del documento meritevoli di riflessioni su quali proposte siano necessarie per superare la carenza di medici nel sistema sanitario nazionale.
CARENZA DI MEDICI IN EUROPA
Tutti i Paesi hanno segnalato una carenza di medici, in particolare di specialisti. Negli ultimi due decenni tutti gli intervistati hanno segnalato un aumento del numero complessivo di medici, senza per questo risolvere il tema della carenza di personale. Questo aspetto è strettamente legato anche a un incremento della domanda di assistenza sanitaria, all’aumento della popolazione ed al cambiamento delle caratteristiche demografiche di quest’ultima.
REGNO UNITO
Un'altra sfida principale della MWFP è il livello di posti vacanti nell'NHS. L'NHS ha da tempo un numero elevato di posti vacanti; un problema che precede di gran lunga la pandemia.
SPAGNA
Il deficit di medici continuerà a peggiorare fino al 2027, quando le coorti derivanti dall'aumento di laureati a seguito della revisione del numero chiuso cominceranno a entrare nel mercato. Dal 2027 al 2035 il deficit si ridurrà e si prevede un piccolo surplus/equilibrio.
GERMANIA
Si registra una carenza di medici in tutti i settori. Secondo le indagini dell'Istituto Ospedaliero Tedesco (DKI), il 76% degli ospedali non riesce a trovare medici per coprire i posti vacanti.
FINLANDIA
Si registra una relativa carenza di medici. Il numero complessivo di medici è aumentato e continua ad aumentare, ma è suddiviso in modo disomogeneo tra assistenza primaria e specialistica, nonché tra servizi pubblici e privati
Interessante notare come, a partire dal 2010 il numero dei medici attivi in Italia sia aumentato (fonte OMS, https://www.who.int/europe/publications/i/item/9789289058339, non riportata nella survey) senza per questo registrare un miglioramento nella carenza di professionisti. Questo particolare dimostra la necessità di figure specializzate e non di soli laureati in medicina e chirurgia
SOVRACCARICO DI LAVORO PER I MEDICI IN FORMAZIONE
8 paesi (CZ, ES, GR, IT, PT, SLO, SPA, UK) hanno espresso che la mancanza di specialisti e i problemi di MWFP portano a un sovraccarico di lavoro per i medici in formazione. Ciò si traduce in un aumento delle ore di lavoro oltre il limite della direttiva europea sull'orario di lavoro (48 ore settimanali) in termini di orari di lavoro regolari e turni di guardia.
SLOVENIA
I medici in formazione sono abituati a coprire le lacune causate dalla mancanza di medici e da un sistema disfunzionale.
ITALIA
Anche se sulla carta i medici in formazione sono considerati studenti, gli ospedali universitari delegano la maggior parte dei loro servizi ai giovani medici in formazione.
PORTOGALLO
È stato difficile trattenere i medici negli ospedali pubblici a causa del deterioramento delle condizioni di lavoro, che ha portato a un eccesso di carico di lavoro per i medici in formazione. Questo, a sua volta, aggrava i tassi di abbandono da parte dei medici e crea un ciclo che si auto-rinforza.
REGNO UNITO
Il cumulo progressiva delle procedure e la pandemia hanno creato un ambiente di stress cronico e i carichi di lavoro eccessivi sono stati normalizzati richiedendo continuamente al personale di colmare lacune che non dovrebbero esistere. Il tributo fisico ed emotivo include una crescente prevalenza di stress, affaticamento e burnout. Affrontare e mitigare questo problema è una sfida importante per la pianificazione della forza lavoro.
GRECIA
L’anno di abilitazione post-laurea (6 mesi in ospedali regionali e 6 mesi in servizi rurali) sarà presto approvato come regolamento generale, obbligando de facto un servizio in territori carenti per i giovani medici, sotto il pretesto della formazione.
IL TEMA DELLA TRANSIZIONE E DELLA FORMAZIONE POST-LAUREA SI SCOPRE ESSERE CRITICO NON SOLO IN ITALIA
8 paesi (DK, FIN, GR, IT, NL, PT, SPA, SWE) hanno segnalato problemi nella transizione tra le diverse parti del continuum formativo, ovvero nell'accesso dalla formazione universitaria a quella post-laurea, o l'accesso dall’abilitazione alla specializzazione. Questi problemi hanno fatto sì che un numero significativo di medici non abbia potuto lavorare o abbia ridotto il proprio impiego in contesti in cui i medici sono tuttavia necessari.
SVEZIA
La quantità di posti di specializzazione è troppo bassa. La quantità di posti per i programmi di abilitazione non è sufficiente. Questo rallenta il percorso per diventare medico specialista.
OLANDA
La sfida principale è lo squilibrio tra il numero di studenti di medicina che accedono alla facoltà di medicina e il numero di giovani medici (non in formazione). Abbiamo circa 6.000 giovani medici disoccupati o che lavorano al di fuori del settore medico.
GRECIA
Oggi esiste un processo di selezione che dipende solo dalla data di laurea in medicina/dalla data di presentazione della domanda da parte del candidato. Questo crea lunghe liste d'attesa per alcune specialità/ospedali di formazione, mentre altri posti meno "ricercati" rimangono vacanti per anni. Forse si dovrebbe introdurre un sistema più equo, con una valutazione dei candidati tramite un esame nazionale e/o un colloquio personale da parte dei supervisori dei programmi di formazione post-laurea.
ITALIA
Dal 2008 al 2013, il numero medio di medici laureati è stato soddisfatto da un numero simile di posti di formazione post-laurea, consentendo un accesso fluido alla specializzazione. Negli anni successivi questo rapporto ha iniziato a diminuire e nel 2020 l'equivalenza era inferiore al 65% (23.756 medici laureati concorrevano per 14.455 posti di specializzazione). Anche se alcuni provvedimenti sono stati intrapresi durante il 2021 e 2022, sussiste ancor un accesso disomogeneo tra settori, e alcune specializzazioni saranno carenti di medici a lungo termine.
CARENZE IN AMBITO RURALE
9 paesi (CZ, DK, ES, FIN, GER, GR, PT, SPA, UK) hanno comunicato uno squilibrio nella carenza di forza lavoro tra le aree densamente popolate e quelle rurali. Un concetto che viene anche etichettato come deserto medico.
SPAGNA
Esistono molte disuguaglianze tra aree rurali e urbane e tra diverse regioni autonome. Soprattutto quelle del Sud della Spagna, delle Isole Canarie, Baleari e le città autonome di Ceuta e Melilla
REGNO UNITO
La distribuzione dei posti di formazione medica e dei medici nel Paese rappresenta un'altra sfida importante per la pianificazione del personale medico. In tutta l'Europa, l'ubicazione di un numero significativo di posti e investimenti per la formazione specialistica si basa su accordi storici e non riflette in modo equo le esigenze attuali o future dei pazienti.
DANIMARCA
In Danimarca la mancanza di specialisti, soprattutto nelle zone rurali del Paese, può compromettere la qualità dell'assistenza ai pazienti e della formazione specialistica.
ESTONIA
Deficit regionali per i medici di famiglia, così come di alcune branche specialistiche.
CARENZA DI MEDICI DI FAMIGLIA
7 paesi (DK, ES, FIN, IT, SPA, SWE, UK) hanno segnalato una carenza di medici di base o di medici di famiglia nella loro forza lavoro rispetto ai medici ospedalieri.
SVEZIA
L’assistenza sanitaria di base è sottodimensionata. Non ci sono abbastanza medici di base per prendersi cura della popolazione anziana.
DANIMARCA
La mancanza di medici di base significa che un'ampia fetta della popolazione non ha un medico di famiglia personale. Una nuova sanità proposta dal governo e sostenuta da un'ampia maggioranza dei partiti in parlamento cerca di affrontare il problema della mancanza di medici di base.
FINLANDIA
Appare quindi piuttosto evidente che l'assistenza specialistica ha ricevuto sostanzialmente più risorse di forza lavoro rispetto all'assistenza primaria. Questo ha portato a una cronica mancanza di servizi nelle cure primarie.
PORTOGALLO
C’è una mancanza di medici di famiglia formati che, secondo la più recente stima del 2022, riguarda oltre il 10% della popolazione portoghese. Ciò si traduce in una maggiore difficoltà di accesso alle visite di assistenza primaria, così come alle visite specialistiche all'interno del sistema pubblico, che di solito sono eseguite da medici generici. Riteniamo che questa sia una delle cause dell'aumento dell'affluenza al pronto soccorso ospedaliero, che spesso è il modo più semplice per accedere all'assistenza sanitaria, a scapito del drenaggio delle risorse umane ospedaliere per i turni di emergenza e dell'aumento dell'arretrato nelle cure elettive ospedaliere.
PIANIFICAZIONE INSUFFICIENTE
9 paesi (CZ, DK, ES, FIN, GER, GR, IT, PT, SPA, UK) hanno dichiarato che la mancanza di dati e la pianificazione inadeguata sono tra le principali preoccupazioni per le loro organizzazioni. Un altro aspetto importante è che alcune organizzazioni hanno affermato che la voce dei medici non è stata presa in considerazione nei sistemi MWFP dei loro Paesi.
GRECIA
Assenza di una mappa completa del fabbisogno sanitario nazionale (quanti specialisti per ogni specialità/regione)
GERMANIA
Negli ultimi 10 anni il governo ha promosso con successo l'assunzione di medici con qualifiche straniere. Il Marburger Bund accoglie con favore i medici formati all'estero, che danno un contributo prezioso all'assistenza sanitaria della popolazione. Tuttavia, insistiamo sul fatto che la Germania deve soddisfare le crescenti esigenze della sua popolazione che invecchia, ora e in futuro, formando essa stessa un numero sufficiente di medici.
ITALIA
Un problema importante in Italia è che i giovani medici non sono attualmente in grado di fornire un riscontro circa la corretta pianificazione futura dei sistemi sanitari, né di difendere i loro diritti per una corretta formazione specialistica. Per legge, un certo numero di rappresentanti dei medici junior dovrebbe partecipare a un comitato (l'Osservatorio nazionale) che supervisiona e controlla i programmi di specializzazione in tutto il Paese. Tuttavia, tale osservatorio si è riunito per più sedute senza tale rappresentante.
REGNO UNITO
La BMA e una coalizione di oltre 100 organizzazioni hanno sostenuto l'emendamento sulla forza lavoro per il disegno di legge sulla salute e l'assistenza. L'emendamento avrebbe imposto al Segretario di Stato per la Sanità e l'Assistenza Sociale di pubblicare ogni due o tre anni valutazioni indipendenti del numero di lavoratori attuali e futuri, in linea con le proiezioni dell'Ufficio per la Responsabilità di Bilancio. Riteniamo che queste valutazioni siano necessarie per informare le decisioni strategiche sui finanziamenti, la pianificazione della forza lavoro, la distribuzione regionale e il mix di competenze necessarie per soddisfare la domanda.
FUGA DEI CERVELLI
5 paesi (CZ, ES, GR, IT, SLO) segnalano l'emigrazione di medici e la fuga di cervelli come un problema per le loro esigenze di forza lavoro.
Fonti OMS registrano che il 99,5% dei medici in Italia sono di nazionalità italiana, prova che il nostro Paese non si dimostra attrattivo per i colleghi stranieri.
ESTONIA
Molti giovani medici decidono di trasferirsi nei Paesi scandinavi (soprattutto in Finlandia) dopo la laurea, invece di iscriversi al corso di formazione professionale in Estonia.
SLOVENIA
Sempre più medici lasciano il Paese in cerca di migliori condizioni di lavoro
MANCANZA DI LAUREATI
3 Paesi hanno segnalato la mancanza di laureati sul territorio nazionale (FIN, GER, UK).
GERMANIA
Da molti anni il Marburger Bund si batte per un aumento dei posti di studio in medicina. Purtroppo, il legislatore non ha ancora soddisfatto a sufficienza le nostre giustificate richieste per motivi finanziari.
REGNO UNITO
Il BMA ha chiesto di ampliare i posti nelle scuole di medicina fino a 11.000 laureati in medicina all'anno in media nei prossimi tre anni (2,7 miliardi di sterline all'anno entro il 2024/25). Non c'è dubbio che questo livello di espansione sia necessario, ma un tale aumento dei posti nelle scuole di medicina richiederà l'espansione di tutte le strutture coinvolte nella formazione dei medici, dalla capacità e l’infrastruttura universitaria alle fonti di formazione ospedaliera, fino al numero di accademici medici, agli spazi di dedicati ai tirocini e le strutture didattiche per l’intero sistema.
FINLANDIA
Uno dei motivi potrebbe essere la forte riduzione della formazione medica durante la recessione degli anni '90 in Finlandia, quando c'era disoccupazione tra i medici. In quel periodo l'ammissione alle scuole di medicina era di soli 350 studenti all'anno, rispetto ai circa 750 studenti all'anno degli anni 1970-80. L'ammissione è stata riportata al livello di 750 studenti all'anno nel 2015. Oltre ai circa 750 studenti che iniziano i loro studi ogni anno in Finlandia, ci sono circa 1000 studenti di medicina finlandesi che studiano all'estero, soprattutto nei Paesi baltici e in Svezia. Pertanto, il numero di medici finlandesi è in costante aumento, anche se è in corso una grande ondata di pensionamenti.
I MEDICI ABBANDONANO LA FORZA LAVORO: LE GRANDI DIMISSIONI?
3 paesi (IT, SLO, UK) segnalano che un problema emergente è l'abbandono della forza lavoro da parte dei medici, che si dimettono dalla professione a causa dei problemi legati al sovraccarico di lavoro. È necessario condurre ulteriori ricerche in quest'area per comprendere la complessità del fenomeno e la misura in cui potrebbe interessare i diversi Paesi europei.
SLOVENIA
Il fatto è che sempre più medici lasciano il Paese o la professione in cerca di condizioni di lavoro migliori. Si vede anche che un medico bruciato, che lavora in un ambiente malsano, è meno utilizzato e questo spinge un medico junior felice a perdere la scintilla e l'entusiasmo.
REGNO UNITO
Una recente indagine della BMA (novembre 2021) ha rilevato che più di 6 medici su 10 soffrono di stress e ansia da lavoro. Nel nostro sondaggio di settembre, un membro della BMA su cinque ci ha detto che intendeva lasciare del tutto l'NHS e più di due su cinque intendevano andare in pensione anticipata.
La non idonea programmazione pluriennale dell’entità dei medici specialisti è un problema non solo italiano ma della maggior parte degli stati europei. Un sistema multi stratificato in cui occorre determinare il numero congruo degli ingressi alla facoltà di medicina e chirurgia non può non tener contro della conseguente entità del finanziamento volto ad avere un corrispettivo numero di medici specialisti. Ulteriori fattori che vanno a determinare la non idonea programmazione sono la mobilità intra ed extra europea, la multidisciplinarietà, quasi antitetica, delle branche specialistiche ed infine il lungo intervallo temporale, circa 10 anni, per vedere i frutti di una idonea programmazione. In Italia sta avvenendo una “cattiva programmazione spuria”: con un ingente finanziamento dei contratti di formazione medica post laurea, avvenuto negli ultimi tre anni e con la medesima entità fino al 2027, si evidenzia un’asimmetria quantitativa di appeal dei contratti finanziati.
Le branche specialistiche che hanno maggiori sbocchi lavorativi nella sanità privata risultano quantitativamente più ambite rispetto alle branche prettamente ospedaliere, soprattutto quelle che hanno contribuito all’erogazione delle cure in prima linea durante la pandemia da SARS-CoV-2: principalmente la medicina d’emergenza urgenza, seguita da microbiologia, patologia clinica, Anestesia e Rianimazione ed in misura minore le branche chirurgiche a causa del non completo rispetto dei piani formativi pratici degli specialisti.
Davanti alla cronicizzazione della carenza nelle sopracitate branche chirurgiche, vi sono ciclicamente proposte politico amministrative volte ad aumentare in maniera significativa l’entità degli ingressi alla facoltà di medicina e chirurgia o addirittura l’eliminazione di ogni meccanismo di selezione. Inoltre, sono da tempo attuate misure emergenziali per contrastare le carenze di organico attraverso il richiamo in servizio dei medici in pensione e di medici provenienti da aree extra-UE e soprattutto il reclutamento di medici senza alcun diploma di specializzazione tramite cooperative mediante somministrazione di contratti a cottimo. E’ indubbio che tali misure emergenziali hanno il duplice effetto di non risolvere le problematiche in atto e di diminuire la qualità dell’erogazione delle cure offerte. Occorre una seria e definitiva attività politico- legislativa che abbia come unica finalità la programmazione pluriennale dell’entità dei medici specialisti attraverso un triplice intervento:
Un cambio d’inquadramento del medico in formazione specialistica, allineando la formazione agli standard europei consolidati nel tempo.
Un finanziamento economico pluriennale volto a retribuire i medici in formazione specialistica ed i dirigenti medici ospedalieri , allineando la formazione agli standard europei consolidati nel tempo.
Una revisione delle modalità d’ingresso alla facoltà di medicina e chirurgia, mantenendone una rigorosa programmazione e consolidare le modalità atte a selezionare in maniera più accurata gli studenti che abbiano una maggiore attitudine alla pratica medica.