Area stampa
11/10/2022

Assumere specializzandi col DL Calabria “è una proposta intelligente”. DIRIGENZA MEDICA N. 8

scarica il documento in formato pdf

di Giammaria Liuzzi, Responsabile Nazionale Settore Anaao Giovani

Il virgolettato sopracitato si riferisce ad una dichiarazione del Governatore della Regione Calabria e commissario straordinario alla sanità calabrese Roberto Occhiuto il giorno successivo all’incontro con Settore Anaao Giovani (Nazionale e regionale).

Nella riunione, il Governatore ha chiesto a noi giovani rappresentanti se avessimo qualche proposta per contrastare l’enorme carenza di specialisti in Calabria, che ha portato a firmare un accordo internazionale per il reclutamento di medici cubani. La nostra risposta è stata la totale condanna dell’utilizzo di medici stranieri perché in Italia, ivi inclusa la Calabria, la carenza di personale è cronica, può e deve essere risolta anche e soprattutto con il reclutamento dei medici specializzandi calabresi degli ultimi anni di corso attraverso il cosiddetto “DL Calabria”, che è in vigore in tutto il territorio nazionale da oltre due anni.

Il Governatore Occhiuto, davanti alle nostre argomentazioni, ha immediatamente accolto la nostra proposta ed ha avviato una manifestazione d’interesse regionale rivolta ai medici specializzandi, prima nel suo genere in Italia, per il reclutamento di medici specializzandi mediante il DL Calabria con un contratto di 30 ore settimanali che è stato , dopo la nostra attività sindacale, aumentata a 32 come stabilito dalla legge.

Da una recente survey di ANAAO Giovani, oltre il 90% degli specializzandi è favorevole al DL Calabria e sarebbe disposto ad essere assunto a tempo determinato con automatica trasformazione a tempo indeterminato al conseguimento del titolo di specialità. Difatti, la manifestazione d’interesse è stata accolta in maniera positiva dagli specializzandi calabresi che in queste settimane stanno aderendo con convinzione e soddisfazione, segno che il medico in formazione specialistica non si sente uno “studente” vincitore di borsa di studio ministeriale ma un professionista medico che vuole usare il proprio know-how per compiere il prima possibile atti medici come dirigente medico nel servizio sanitario nazionale. Peccato però che in troppe realtà italiane, a qualunque latitudine, troppi direttori di scuola di specializzazione non vedono di buon occhio una legge dello Stato e addirittura ostacolano l’assunzione degli specializzandi.

Di seguito è riportata una lettera di un medico in formazione che racconta il ritardo del proprio direttore di scuola a inviare il piano formativo all’azienda sanitaria che intendeva assumere lo specializzando, nonostante l’accordo quadro della Conferenza Stato Regioni disponga un tempo massimo di 15 giorni. La situazione specifica dello specializzando è stata prontamente risolta, ma ci dà un estratto chiaro e limpido dello stato dell’arte in Italia riguardo l’assunzione degli specializzandi e come ANAAO non possiamo che continuare ad attuare tutte le attività sindacali per potenziare e soprattutto far attuare la legge.

Il testo della lettera è il seguente: "Gentile Associazione, sono un medico di medicina interna di una scuola di specializzazione del Nord Italia e non me ne vogliate, ma preferisco restare anonimo. Sono iscritto al 4°anno e ho partecipato ad un concorso a tempo indeterminato su diversi posti a bando, l'80% eravamo Specializzandi. L'azienda sanitaria che ha bandito il concorso, facente parte della rete formativa di un'altra scuola di specializzazione, mi ha inviato la PEC di assunzione a tempo determinato (il cosiddetto DL Calabria) per svolgere i 18 mesi come stabilito dalla legge. Purtroppo però il mio Direttore si è impuntato nel non concedermi il piano formativo e da tre mesi blocca la mia assunzione e non mi ha nemmeno degnato del motivo per cui va contro una legge dello stato, motivo che è facilmente intuibile: perdere una forza lavoro in un reparto universitario che si regge prevalentemente sul lavoro degli specializzandi. La mia compagna e mia figlia di tre anni vivono a 70km dalla sede di specialità e sono costretto a pagare l'affitto di un monolocale dove svolgo la mia formazione per evitare di fare 140km al giorno, lavoro oltre l'orario stabilito per legge e faccio il tutor agli specializzandi più piccoli. L'ospedale dove ho vinto il concorso è proprio dove vive la mia famiglia, che è anche la mia città natale, ma nonostante sia un diritto sancito dalla legge sono mesi che mi tengono ostaggio in specializzazione. Sono schifato da questa nonchalance nel non rispettare un mio diritto sacrosanto, e sto iniziando a pensare di firmare il contratto indipendentemente dal direttore e non mi interessa nulla se mi mette un voto pessimo o mi boccia all'esame di passaggio, perché se si azzarda vado dritto in procura. Sono addirittura malvisto dagli altri Specializzandi perché, se vado via io, ci sono più turni per loro e sono stati loro a spifferare al direttore che avevo svolto il concorso. Questo è un sistema marcio e non nascondo di andarmene nella vicina Svizzera appena ne avrò occasione”.

Altri articoli

Segreteria Nazionale sede di Roma
Via San Martino della Battaglia, 31 - 00185 ROMA
Telefono 064245741 - Fax 0648903523
segreteria.nazionale@anaao.it - segreteria.nazionale@anaao.postecert.it