Quesito in ordine alla interpretazione delle disposizioni dettate in materia di mobilità volontaria dei dipendenti pubblici dagli art. 30, d.lgs. 165/2001 e 3, D.L. 80/2021, convertito con modificazioni dalla legge n. 113/2021.
Il Dipartimento della funzione pubblica si esprime in ordine alle modalità di applicazione della normativa vigente in materia di mobilità volontaria o concordata, in particolare chiarisce come si supera l’apparente antinomia tra le previsioni vigenti in materia, tra la possibilità offerta al dipendente, con almeno tre anni di servizio di utilizzare tale istituto prescindendo dall’assenso dell’amministrazione di appartenenza per il passaggio diretto ad altra amministrazione e l’obbligo riaffermato per i dipendenti degli enti locali di permanenza minima di cinque anni in caso di prima assegnazione.