Accolto il ricorso di un caposala, chiamato a rispondere del decesso del paziente, morto per shock anafilattico. La responsabilità è del medico che per primo ha somministrato il farmaco contenente la molecola a cui il paziente era allergico. Con il suo comportamento ha aperto la strada al secondo e diverso collega, che ha prescritto un farmaco diverso, ma contenente la stessa sostanza e che ha provocato la morte del paziente. Il caposala ha quindi diritto a una seconda chance, perché ha solo preso visione della cartella prima che al paziente venisse somministrato il farmaco a cui era allergico.