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13/05/2021

Covid: "Non c'è stata la corsa alle denunce, ma lo scudo penale serve" - ADNKRONOS

COVID: SINDACATO MEDICI SSN, 'NON C'E' STATA CORSA A DENUNCE, MA SCUDO PENALE SERVE'
'Abbiamo vissuto una situazione senza precedenti e di questo andava tenuto conto'

13 mag. (Adnkronos Salute) - In più di un anno di pandemia Covid "i medici segnalati per il loro operato durante l'emergenza sono davvero pochi, possiamo dire che non c'è stata una corsa alle denunce.

Ma l'emendamento approvato ieri allarga finalmente la tutela giudiziaria legata alla tragedia del Covid. Era un passo che chiedevamo già nel 2020". Lo afferma all'Adnkronos Salute Carlo Palermo, segretario nazionale Anaao-Assomed il sindacato dei medici del Ssn, commentando l'approvazione in Senato dell'emendamento all'articolo 3 del DL 44 del 2021, che estende il cosiddetto 'scudo penale' per i professionisti sanitari.

"Lo scudo si focalizza sulla procedibilità penale nelle condizioni eccezionali di una epidemia che nessuno poteva prevedere, che ha portato una virus e una malattia sconosciuti - ricorda Palermo - Non avevamo dispositivi di protezione, cure e terapie, una situazione sproporzionata per tutti gli operatori sanitari. Molti colleghi sono morti e tantissimi si sono contagiati. In una situazione di questo genere, che non era prevista dalle attuali legge, si limita la responsabilità penale degli operatori sanitari ai soli casi di colpa grave, ferma restando l'azione civile. Viene infatti sollevato il contesto emergenziale con particolare attenzione alla mancanza di linee guida e di buone pratiche nel trattamento della malattia Sars-Cov-2".

"Durante la pandemia abbiamo usato farmaci 'off-label', un esempio è l'idrossiclorochina - osserva il segretario - non c'era una sperimentazione si è lavorato in condizioni di working progress dove le notizie cambiavano di giorno in giorno. I medici hanno affrontato i quadri clinici Covid a mani nude e questo deve essere preso in considerazione per una eventuale responsabilità penale".

Lo scudo penale serve anche per salvaguardare i vaccinatori, fondamentali nella campagna di immunizzazione contro Covid-19. Un operatore infatti rischia l'iscrizione nel registro degli indagati se dopo la puntura ci sono conseguenze gravi. Lo scudo penale fa sì che "la procedibilità nei confronti dei professionisti sanitari avvenga solo in caso di dolo, ossia quando si dimostri la volontà del medico di provocare una lesione grave o il decesso", precisa Palermo.

"Pur se al momento non ci sono state fiumi di denunce verso i medici, va ricordato che il termine per la prescrizione è a 10 anni - ricorda il segretario dell'Anaao - Quindi potremmo avere anche persone che tra diverso tempo potrebbero denunciare. L'emendamento serve anche ad evitare una facilità di avvio del procedimento penale, che è pur sempre un elemento fastidioso per i medici che già vivono uno stress  psico-fisico molto importante. La stragrande maggioranza delle denunce è rigettata e non arriva in tribunale. La questione - rimarca – andava risolta contestualizzandola all'emergenza pandemica ed è stato fatto un passo importante".

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