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09/12/2019

Stabilizzazione precari: bene emendamento del Ministro, ma i termini vanno prorogati al 2020. Comunicato Anaao Giovani

il comunicato in formato pdf

Anaao Giovani accoglie con soddisfazione e plaude all’azione politica del Ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha depositato un emendamento per estendere i termini per la stabilizzazione dei precari previsti con la cosiddetta Legge “Madia”. Una legge che si applica, tra gli altri, anche al personale medico, sanitario (anche se non espressamente esplicitato nel dispositivo di legge), tecnico-professionale ed infermieristico del Sistema Sanitario Nazionale, con l’obiettivo di garantire lavoro stabile in un settore che necessita di buona occupazione.

“Ben venga estendere la possibilità per le amministrazioni di assumere a tempo indeterminato fino al 31 dicembre 2022, ma – commentano i giovani medici Anaao - limitare al 30 giugno 2019 la possibilità per i precari di poter ottenere i criteri per essere stabilizzati è limitante. Posticipare il termine entro cui questi lavoratori devono aver maturato almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni, significa allargare di tanto la platea dei beneficiari”.  

“L’Anaao da anni si batte per cicatrizzare una ferita profonda del nostro SSN rappresentata dalle sacche di precariato. In questo momento storico di frammentazione e precarizzazione nel settore pubblico del lavoro medico e di fuga verso il privato, il processo della stabilizzazione avviato con la Legge “Madia” va rafforzato e migliorato. Le nostre proposte, già esposte in più sedi, non ultima quella ministeriale, puntano al superamento di un bug contenuto nella norma, rappresentato dal termine del 31/12/2017 per il raggiungimento dei requisiti idonei alla stabilizzazione. Tale restrizione temporale per il conseguimento degli anni di servizio lascia infatti fuori dal percorso di stabilizzazione tanti, troppi colleghi. Sono circa 2000 dai primi dati parziali che abbiamo estrapolato i medici e dirigenti sanitari che oggi vivono ancora nel limbo del precariato e che, grazie a tale modifica legislativa potrebbero finalmente raggiungere una stabilizzazione che ci appare come un diritto inalienabile”.

“Auspichiamo, pertanto, che i termini vengano prorogati al dicembre 2020 e che comprendano sia i Colleghi che sono titolari di contratto subordinato che quelli (e sono tanti) che vivono ancora di contratti atipici.
Certamente registriamo favorevolmente l’impegno del Ministro nel segno di un ulteriore passo in avanti verso la difesa della nostra Sanità”.

 

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