La falsa dichiarazione resa dal medico ha impedito ai funzionari della Usl di valutare l'incidenza della libera professione, ed ha in questo modo inibito il previsto controllo da parte dell'ente pubblico. La falsa dichiarazione ha consentito al sanitario di percepire le indennità di associazione, indennità che sono escluse per il medico che non sia associato, cioè per colui che, svolgendo attività libero professionale strutturata per più di 5 ore a settimana, non può far parte di una associazione.