L'Anaao-Assomed, il maggiore dei sindacati dei medici dirigenti, conferma il giudizio negativo sulla Legge di Bilancio 2017, che "non ha recepito le richieste delle organizzazioni sindacali tese ad ottenere la fine da parte delle Regioni e delle Aziende sanitarie della sottrazione di risorse dai fondi contrattuali". Lo afferma Carlo Palermo, vice segretario nazionale vicario Anaao-Assomed. Una Legge di Bilancio, rileva, prodiga di bonus di tutti i tipi ma che non affronta seriamente alcuno dei problemi della sanità, come la mancanza di personale, la crescita di un precariato stabile, i trattamenti economici sempre meno remunerativi e premianti il merito, una burocrazia oppressiva".
E' quindi "da auspicare - afferma - che vengano rapidamente sviluppati quei punti già previsti nell'accordo quadro tra Governo e sindacati per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego". In concreto, spiega Palermo, "si tratta di estendere alla sanità quei benefici concessi a 18 milioni di lavoratori privati e derivanti dalla defiscalizzazione della produttività, elemento che potrebbe essere finalizzato ad un piano per l'abbattimento delle liste di attesa e garantire al settore pubblico i benefici del welfare aziendale, con la possibilità di contributi alla previdenza integrativa e, per le donne, di strumenti con i quali meglio conciliare vita e lavoro". Secondo Palermo, è cioè "necessario porre riparo a una scandalosa iniquità: non si tratta solo di aumentare le retribuzioni, ma di uniformare la tassazione sul salario accessorio in godimento tra pubblico e privato". E' inoltre "urgente stabilizzare i precari in attesa da oltre 10 anni" ma "le risorse destinate sono al di sotto di quanto necessario. Si tratta di stabilizzare circa 8.000 medici a tempo determinato e circa 6.500 contratti atipici o libero professionali". La Sanità, conclude, "sembra essere fuori agenda. Continuiamo a sperare in un cambiamento di verso".