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26/08/2016

Terremoto, Anaao: in edilizia sanitaria governo privilegi adeguamenti antisismici - DOCTOR33

Intervista a Costantino Troise, Segretario Nazionale Anaao Assomed

Costantino Troise segretario Anaao Assomed lancia una riflessione a 48 ore dal rovinoso terremoto che tra Marche e Lazio ha fatto oltre 240 vittime. Nel comunicato in cui invita gli iscritti a devolvere un'ora di lavoro per le popolazioni terremotate, Troise sottolinea come, superata la fase di emergenza, si debba provvedere alla messa in sicurezza delle strutture ospedaliere «chiamate a rispondere alle necessità delle popolazioni in momenti di urgenza e di massimo bisogno. Occorre un piano straordinario di investimenti che metta in sicurezza sismica gli ospedali per impedire che vengano a mancare, proprio quando sono più necessari».

Troise non mette in discussione l'impegno dei governi nell'edilizia sanitaria. La Finanziaria 2008 stanziò 3 miliardi di euro per ammodernare le strutture e costruire nuovi ospedali, quella del 2015 ha promosso un investimento da 3,3 miliardi sul Fondo edilizia sanitaria, poi però decurtato di 600 milioni per il 2016 e 900 per il 2017. A fronte di tali sforzi, arrivano notizie come quella relativa all'ospedale di Amatrice per il quale non erano stati spesi gli ultimi 2 milioni stanziati. «Non è in discussione l'impegno dello stato - premette Troise - ma "ammodernamento" può significare: ascensori nuovi, una mano di bianco, aria condizionata. Invece, in un paese che vive una catastrofe ogni 5 anni, deve significare prioritariamente adeguamento antisismico. La commissione d'inchiesta parlamentare del 2009 guidata da Ignazio Marino, ricordo, segnala a grande rischio con una scossa di 6,5 gradi Richter il 70% delle strutture presenti in Italia, ma se la scossa scendesse intorno ai 6 gradi Richter, resta a rischio il 60% degli ospedali. Si reindirizzino dunque gli investimenti nell'edilizia sanitaria e scolastica. Le Regioni dovrebbero inoltre decidere modalità e priorità, posto l'obbligo principale di mettere in sicurezza le strutture».

E se i soldi non bastassero? «I Democratici Usa affermano che spesso una ripresa parte da investimenti pubblici: se ciò è vero non si abbia paura in Italia a chiedere flessibilità all'Unione Europea per gli investimenti rivolti a salvare vite umane». Anaao è impegnata anche sul fronte della solidarietà alle popolazioni terremotate e chiama i propri iscritti e tutti i medici e i dirigenti sanitari del Ssn a devolvere 1 ora di lavoro come avvenuto in passato: è sufficiente l'autorizzazione del singolo alla struttura a togliere un'ora di lavoro dagli emolumenti e a devolverla al netto degli oneri riflessi. «Occorreva lanciare un segnale da parte di una categoria bistrattata - dice Troise - ma che di fronte a queste tristi ricorrenze non si tira mai indietro».

Mauro Miserendino

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