La quarta sezione penale della Cassazione allarga il perimento della scriminante introdotta nel 2012 dalla legge Balduzzi, liberandola dai confini dell’imperizia costruiti dalla giurisprudenza degli ultimi anni. Il canone dovrà ora essere più semplicemente la distanza della condotta incriminata da quella prevista dalle linee guida, a prescindere dalla connotazione di imperizia, ovvero di negligenza, che si ritiene di contestare.