Nella procedura di selezione del dirigente di vertice della struttura complessa non sussiste un dovere di motivazione comparativa tra i diversi aspiranti, l'eventuale inosservanza in detta valutazione, dei doveri di correttezza e buona fede, mentre può giustificare una pretesa risarcitoria dei candidati non prescelti (anche per perdita di chances), non può giustificare l'annullamento dell'atto di conferimento dell'incarico, non esistendo un principio generale secondo il quale la violazione dei suddetti principi comporti di per sé la nullità o l'annullabilità dell'atto.