Il certificato con il quale il medico convenzionato con il servizio sanitario nazionale pubblico, prescrive un farmaco all'assistito è atto destinato a provare che è stata effettuata la visita dello stesso e contestualmente, attesta che il paziente ne ha necessità ed ha diritto a fruire del servizio farmaceutico, consentendone l'esercizio. Conseguentemente commette il reato di cui all'art. 480 c.p. il medico convenzionato con il servizio sanitario nazionale che, nell'esercizio delle sue funzioni rilascia ricette prescrivendo nella specie a pazienti sconosciuti e non visitati ed a loro insaputa medicinali, attraverso un certificato non veridico.