Il Tar Puglia ha confermato la legittimità del regolamento che escludeva i medici dipendenti e gli specialisti ambulatoriali interni al presidio ospedaliero dalla possibilità di utilizzare il ricettario unico regionale con contestuale obbligo di richiesta ai medici del servizio accettazione o del pronto soccorso di trascrivere la prescrizione sul ricettario. La ratio della regola censurata non è inibire a una determinata categoria di medici l'esercizio della loro attività, bensì restringere il numero di coloro che possono prescrivere farmaci, quando fanno carico sulla spesa nazionale e regionale per l'assistenza medica al fine di eseguire un efficace controllo di tale spesa, concentrando, per quanto possibile, nell'unica persona del medico di base, la facoltà di prescrizione.