L'accoppiata fra sanatoria delle vecchie autorizzazioni e blocco indefinito alle nuove non può guidare la gestione regionale della sanità. La Regione, infatti, non può sospendere a tempo indeterminato gli accreditamenti a strutture che intendono esercitare attività per conto del servizio sanitario nazionale, nell'attesa di individuare gli standards per il fabbisogno di servizi; e nello stesso tempo prorogare una sanatoria che salva i vecchi accreditamenti e permette l'attività degli operatori che hanno ottenuto il via libera prima del blocco.