I giudici di merito hanno considerato l'approccio terapeutico e diagnostico del sanitario come erroneo tanto da aver condotto il paziente alla morte. Il medico tenne un suo comportamento negligente ed imperito, non indirizzando la diagnosi verso accertamenti connessi a patologia cardiocircolatoria. Mentre un adeguato inquadramento clinico, già in occasione del primo esame, avrebbe condotto ad esito fausto il trattamento del caso.