QUOTIDIANO SANITA' - 8 novembre
Aveva ragione Fanfani. Amintore Fanfani, per i giovani senza memoria, è stato Presidente del Consiglio negli anni della Prima Repubblica. Un toscano arguto che un giorno ebbe a dire, a proposito del ricorrente conflitto vecchi-giovani, che chi è “bischero” lo è sia a 25 che a 60 anni.
Già bravi, però, a giocare con i numeri fino a fare di una associazione autoreferenziale per rappresentatività, un interlocutore privilegiato di Ministri che, avendo molto da farsi perdonare nei confronti di una intera generazione, si compiacciono di rapportarsi con “giovani dottori” non scelti a caso.
Se qualcuno è in cerca di trasparenza e merito nei concorsi di accesso al SSN si rivolga agli amici del palazzo o magari a quelli universitari non alieni dal certificare percorsi professionalizzanti mai fatti a rischio, come è successo, di andare in galera.
Chi cerca responsabilità nel collasso di un sistema formativo fondato sul monopolio autoreferenziale della Università bussi agli stessi indirizzi. E se si individua la capacità di cambiare della Università nell’avere dovuto accettare, per senso del pudore se non altro, una graduatoria nazionale, dopo avere portato gli accessi al corso di laurea alla cifra record di 12.000 ponendo le premesse per una nuova pletora medica, vuol dire che ci si accontenta di timidi atti chiedendo che sia sempre Pantalone a pagare. Significativo è anche l’atteggiamento da “cosa nostra” tipico del mondo che li ha generati.
La formazione dei Medici e delle altre professioni sanitarie è interesse del servizio sanitario e dei suoi Medici e l’Anaao Assomed, che su questo tema protesta da prima che livorosi rottamatori vedessero la luce, continuerà a mirare ad interventi strutturali che migliorino la qualità professionale e avvicinino l’ingresso nel mondo del lavoro.
La Segreteria Nazionale Anaao Assomed
Leggi la nota del SIGM (Segretariato Italiano Giovani Medici)
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