È legittima la sanzione disciplinare irrogata ad un dentista che, operando sotto il nome di una società, a lui riconducibile e in realtà non autorizzata e inattiva, pubblicizzava la realizzazione di impianti, corone e protesi mobili, utilizzando termini - quali, per esempio, "servizio low cost" e "gratis" - tali da attrarre la clientela con costi molto bassi, incompatibili con la dignità e il decoro della professione.