PRESENTAZIONE
Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale Anaao Assomed
Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) è strumento essenziale per l’attività di ogni organizzazione sindacale. Permette di tutelare legittimi interessi, di difendere diritti, di esercitare un ruolo di governo all’interno dell’azienda sanitaria. Non a caso in epoche in cui si voleva minare il ruolo del sindacato per puntare alla disintermediazione, sono stati attaccati il contratto di lavoro, con un blocco decennale (Dlgs 78/2010), e il valore del lavoro stesso, con un processo di decapitalizzazione che subiamo ancora oggi.
L’azione del sindacato si è profondamente modificata con il passare degli anni, anche a causa di leggi che di fatto hanno dato il via a quel percorso di de-sindacalizzazione che ha trovato la sua massima espressione nel Dlgs 75/2017 con il quale è stata sottratta l’organizzazione del lavoro alla contrattazione integrativa. Tuttavia, nonostante il quadro politico ed economico negli anni non sia migliorato, il contratto di lavoro continua a rappresentare lo strumento cardine dell’azione sindacale, periferica e nazionale, attraverso il quale si declinano, alla ricerca di soluzioni, le diverse criticità di un lavoro, quello dei dirigenti medici, sanitari e veterinari, complesso nella sua essenza quanto nella sua prassi.
Il CCNL 2019-2021 firmato a gennaio al termine di un lungo braccio di ferro con Aran e, come al solito, dopo la sua scadenza fisiologica, contiene elementi di notevole rilievo, apparendo quasi rivoluzionario in alcuni aspetti, più esigibile e con maggiore certezza applicativa laddove riduce, attraverso l’eliminazione dei “di norma” e “di regola”, la discrezionalità delle amministrazioni. Non solo il miglior contratto possibile, alla luce anche della grave crisi del Ssn, privato delle risorse necessarie per garantire il diritto alla salute dei cittadini e livelli retributivi ai professionisti coerenti con la gravosità e rischiosità del loro lavoro, ma anche un ottimo contratto, al netto di condizioni economiche fissate uguali per tutto il pubblico impiego in anni precedenti.
Alla contrattazione integrativa aziendale spetta ora un ruolo da protagonista, e non di semplice notaio, quale unico momento negoziale chiamato a garantire l’applicazione di quanto sottoscritto attraverso la partecipazione costruttiva delle rappresentanze sindacali dei professionisti al governo delle condizioni di lavoro e dei percorsi di carriera, non solo professionale. Anche perché i contratti peggiori sono quelli male applicati, o non applicati, un cattivo segnale per il prossimo CCNL ormai alle porte.
Per questi motivi, appare imprescindibile la conoscenza accurata e puntuale non solo dei singoli articoli contrattuali, ma anche delle leggi cui fanno riferimento. L’obiettivo di questo ABC è proprio quello di fornire uno strumento immediato e di facile consultazione degli articolati contrattuali per aiutare i dirigenti medici e sanitari a districarsi nel ginepraio di argomenti di non facile lettura. Conoscere le regole del gioco è di primaria importanza per potersi misurare con competenza in un confronto periferico disponendo, al proprio arco, di armi efficaci e utili per il conseguimento dei risultati.
Nasce così l’idea di creare un vademecum in cui abbiamo preferito elencare gli argomenti contrattuali in ordine alfabetico, invece di seguire l’ordine numerico degli articoli del testo, con l’auspicio di essere di reale aiuto per tutti i protagonisti della contrattazione integrativa nella difesa dei dirigenti medici e sanitari e della sanità pubblica.
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario” (Se questo è un uomo, Primo Levi)
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