Rassegna di giurisprudenza
14/11/2023

Giurisprudenza: consenso informato, responsabilità, incarichi

Cassazione Civile – ordinanza 30032 del 30.10.2023. Consenso informato, il risarcimento del danno collegato al consenso presunto
Se ricorre il consenso presunto (ossia può presumersi che, se correttamente informato, il paziente avrebbe comunque prestato il suo consenso) e non vi è alcun danno derivante dall'intervento, non è dovuto alcun risarcimento; se, invece, ricorrono il consenso presunto e il danno iatrogeno, ma non la condotta inadempiente o colposa del medico nell'esecuzione della prestazione sanitaria (cioè, l'intervento è stato correttamente eseguito), il danno da lesione del diritto, costituzionalmente tutelato, all'autodeterminazione è risarcibile qualora il paziente alleghi e provi che dalla omessa, inadeguata o insufficiente informazione gli siano comunque derivate conseguenze dannose, di natura non patrimoniale, diverse dal danno da lesione del diritto alla salute, in termini di sofferenza soggettiva e contrazione della libertà di disporre di se stesso, psichicamente e fisicamente.

 

Tribunale di Milano – Sezione I – Sentenza n. 7154 del 20 settembre. Taglio cesareo, nessun ritardo se il tracciato non dà avvisaglie di rischio
Il Tribunale di Milano ha rigettato il ricorso per risarcimento danni avanzato iure proprio e iure hereditatis dai familiari di un neonato deceduto 48 ore dopo il parto, avvenuto con taglio cesareo. La morte del bambino, cagionata da una posizione anomala del funicolo con suo avvolgimento al collo del feto, tale da procurare una ipossia aggravatasi rapidamente ed in modo irreversibile, è stata infatti giudicata imprevedibile dai consulenti tecnici incaricati dal giudice di prime cure. In particolare, la perizia ha ricostruito un operato dei medici in sala parto diligente e conforme a tutte le linee guida in materia e dimostrato che, nella circostanza, un taglio cesareo anticipato rispetto alla sua effettiva esecuzione non avrebbe modificato l’esito. Non essendo pertanto ritenuto possibile ravvisare, con criterio ex ante e giustificato dalla osservazione clinica e dalle linee guida richiamate, un ritardo nel procedere a taglio cesareo caratterizzato da negligenza od imperizia dei medici, il tribunale lombardo ha rigettato la domanda attorea per assenza di responsabilità colposa.

 

CASSAZIONE CIVILE - Sezione Lavoro - ordinanza n. 29716 del 26 ottobre 2023 . Graduazione delle funzioni dirigenziali e di pesatura degli incarichi
In tema di dirigenza medica del settore sanitario pubblico, la P.A. è tenuta a dare inizio e a completare, nel rispetto dei principi di correttezza e buona fede, il procedimento per l'adozione del provvedimento di graduazione delle funzioni dirigenziali e di pesatura degli incarichi, nel cui ambito la fase di consultazione sindacale, finalizzata anche a determinare l'ammontare delle risorse destinate al pagamento della quota variabile della retribuzione di posizione definita in sede aziendale e dipendente dalla graduazione delle funzioni, ha carattere endoprocedimentale; il mancato rispetto dei termini interni che ne scandiscono lo svolgimento, l'omessa conclusione delle trattative entro la data fissata dal contratto collettivo e le eventuali problematiche concernenti il fondo espressamente dedicato, ai sensi del medesimo contratto collettivo, alla quantificazione della menzionata quota variabile non fanno venir meno di per sé l'obbligo gravante sulla P.A. di attivare e concludere la procedura diretta all'adozione di tale provvedimento.

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