CORONAVIRUS: PALERMO (ANAAO), 'ANNO TERRIBILE, SANITARI SI VACCININO PER SSN AL SICURO' =
'Solo tutelando chi cura e correggendo anni di tagli, sacrifici non saranno stati vani'
Milano, 23 dic. (Adnkronos Salute) - "È stato un anno terribile, l'epidemia di Covid-19 si è diffusa in certe fasi in modo esponenziale e ha determinato un sovraccarico indicibile di lavoro. Lancerò fino alla fine un appello alla vaccinazione: il personale sanitario è stato ed è la risorsa più importante, garantisce le cure ai cittadini e va tutelato a tutto tondo. È dunque opportuno che i sanitari rientrino nei primi scaglioni della vaccinazione e il nostro appello è rivolto a tutti coloro che lavorano in sanità, dai medici agli infermieri agli operatori sanitari e a tutte le professioni impegnate nel contrasto dell'epidemia, perché si vaccinino mettendo così al sicuro l'operatività di tutte le strutture ospedaliere e territoriali messe in campo per contrastare la diffusione del virus". Sono le parole di Carlo Palermo, segretario generale del sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed.
"La classe medica e tutti i sanitari avevano letto forse sui libri di qualcosa del genere, nei capitoli dedicati alla Spagnola, ma non l'avevano mai vissuta direttamente una pandemia così", dice. Il V-Day, l'arrivo del vaccino anti Covid in Italia e l'avvio della campagna di immunizzazione, "lo vediamo come l'inizio della fine", spiega all'Adnkronos Salute. "Siamo riusciti in qualche modo a resistere.
Siamo arrivati impreparati perché eravamo reduci da dieci anni di tagli alle strutture del Ssn. Penso ai posti letto, agli operatori, ai medici e agli infermieri che negli anni non sono stati sostituiti, al taglio di alcune unità operative, come quelle di Pneumologia e Malattie infettive che addirittura nel Dm 70 del 2015 erano previste 1 ogni 600mila o 1,1 mln di abitanti".
"C'è stata una desertificazione, perché nessuno aveva guardato in avanti, aveva colto la necessità di avere strutture più diffuse sul territorio. Queste cose vanno assolutamente corrette" e il Ssn protetto da Covid, ribadisce. "Altrimenti l'abnegazione e lo spirito di servizio che hanno portato a mettere a rischio la vita stessa dei camici bianchi, e la mortalità tra più alte al mondo che abbiamo avuto in Italia, saranno stati sacrifici inutili".
CORONAVIRUS: ANAAO, 'SANITARI HANNO VISTO MORTE IN FACCIA, SI VACCINERA' OLTRE 70%'
'C'è vincolo deontologico di tutelare funzionalità Ssn, sfida troppo alta per rifiutare arma che risolve problema'
Milano, 23 dic. (Adnkronos Salute) - "Hanno visto la morte in faccia tutti i giorni, hanno toccato con mano la sofferenza dei pazienti ed erano lì mentre i colleghi e i propri collaboratori entravano nel vortice di Covid-19. Si vaccineranno". Lo dice con sicurezza Carlo Palermo, segretario generale del sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed: i sanitari risponderanno alla chiamata che simbolicamente si aprirà con il V-Day di domenica 27 dicembre e procederà nei mesi a venire. "Faranno il vaccino, ne sono convinto. Il 100% è impossibile in natura. In una popolazione così vasta, oltre 600mila operatori, ci sarà sempre qualcuno che dice no. Ma mi aspetto un'adesione oltre il 70-80%", stima all'Adnkronos Salute.
"Di segnali in questo senso ne vedo diversi. Faccio un esempio: qui in Toscana, a Firenze, il giorno 15 dicembre è stato aperto il sito web per la prenotazione del vaccino ed è andato in tilt per l'eccesso di richieste da parte dei sanitari, sia medici che infermieri. Insomma, sono la categoria che è stata in prima linea nel contrasto al coronavirus Sars-CoV-2. Penso che averlo vissuto così da vicino", sulla propria pelle, "sia una spinta importante a che tutti si vaccinino".
Si guarda all'iniezione scudo "come a una sorta di tutela della propria salute ma nel caso specifico c'è anche l'elemento aggiuntivo - fa notare Palermo - cioè il fatto che vaccinarsi significa tutelare anche le strutture che devono somministrare le cure". Senza questo il rischio è che le forze siano "ridotte per accogliere ulteriori ondate.
Con effetti anche sui malati non Covid che arrivano in ospedale. Il nostro invito ad aderire alla campagna vaccinale è dunque senza se e senza ma. Non c'è al momento un'obbligatorietà o un vincolo, ma c'è senz'altro un vincolo deontologico, che è quello di operare per la tutela della sanità pubblica, per mantenere la funzionalità del sistema salute".
(segue)
CORONAVIRUS: ANAAO, 'SANITARI HANNO VISTO MORTE IN FACCIA, SI VACCINERA' OLTRE 70%' (2)
(Adnkronos Salute) - In conclusione qualche defezione ci potrà essere, segnala Palermo, ma "le notizie che abbiamo finora sono buone e lasciano intendere una buona adesione. Sopra ogni percentuale di copertura raggiunta in precedenza. Noi non possiamo fare a meno di utilizzare la meglio lo strumento che la scienza ci ha messo a disposizione in così breve tempo", incalza.
Il vaccino "rappresenta l'arma per uscire da questo vortice. Le cose si metterebbero male per l'umanità" senza tutto questo. "La sfida è troppo alta per lasciarla cadere rifiutando uno strumento che rappresenta la soluzione del problema. Spero francamente che ad agosto ci sia già un numero tale di vaccinati in tutta la popolazione da poter ridurre drasticamente la circolazione del virus".
Anche perché conclude, "abbiamo necessità di controllare pienamente il contagio, perché altrimenti rischiamo di avere anche un'altra epidemia pronta a scoppiare: quella dei malati non Covid, quella delle altre
malattie, cioè i tumori, le malattie cardiovascolari tempo-dipendenti, le patologie croniche. L'ordinarietà della vita ospedaliera rischia di essere ancora una volta messa da parte, per l'impegno da dedicare a Covid-19. E invece bisogna ritornare per forza e il più rapidamente possibile alle attività ordinarie. Perché queste sono malattie che incidono sul benessere della nazione".