L'utilizzo contemporaneo dei tre medicamenti indicati in sentenza - dal consulente ritenuti idonei a causare l'evento lesivo - risultava dalla cartella clinica, compilata dai sanitari. Il medico ha l'obbligo di controllare la completezza e l'esattezza del documento. Ne consegue che, quanto attestato nella cartella , deve ritenersi effettivamente accaduto, a meno che non si provi il contrario.