SANITA': ANAAO GIOVANI, 'DISGUSTATI DA ENNESIMO RINVIO CONCORSO SPECIALIZZAZIONE' = Roma, 4 dic. (Adnkronos Salute) - "Disgustati per l'ennesimo rinvio delle assegnazioni, e quindi delle immatricolazioni, relative al concorso per la specializzazione in medicina 2020". Non usano mezzi termini Anaao Giovani e Associazione liberi specializzandi (Als) nel commentare l'ennesimo stop, arrivato dal ministero dell'Università e Ricerca, dopo una pronuncia del Consiglio di Stato, seguita ai ricorsi di alcuni candidati, che ha stabilito che "le ulteriori operazioni concorsuali andranno svolte successivamente alla decisione cautelare collegiale che sarà presa il 15 dicembre''. Secondo le associazioni sindacali di giovani medici il ministro Gaetano Manfredi, "unico responsabile di una gestione disastrosa dell'intera procedura concorsuale, ci ha finalmente 'messo la faccia' pur non assumendosi alcuna responsabilità", si legge in una nota. "Siamo stufi di chiedere da mesi un confronto - denunciano - che sistematicamente non avviene per la mancata presenza del ministro. Da mesi abbiamo evidenziato che le ultime modifiche del bando scoprivano il fianco a ricorsi. Siamo stufi di dover accogliere ciclicamente rinvii e sconsiderati scaricabarile, il cui unico effetto è alimentarela sfiducia nei confronti dell'esecutivo ministeriale". (segue) SANITA': ANAAO GIOVANI, 'DISGUSTATI DA ENNESIMO RINVIO CONCORSO SPECIALIZZAZIONE' (2) = (Adnkronos Salute) - "È indecoroso e offensivo inoltre - aggiungono Anaao Giovani e Als - dover attendere sempre l'ultimo momento per dare questo tipo di comunicazioni, quando era possibile, in via ufficiale, trasparente e collaborativa, ottenere un risultato decisamente più soddisfacente per tutti. Nonostante vi sia un dialogo intermediato con il ministro, ci dispiace dover constatare che tale confronto non risulta essere costruttivo, vedendo le nostre richieste ed i nostri appelli ignorati di continuo". "Chiediamo un atto di responsabilità e serietà: finalizzazione delle procedure concorsuali e la conseguente e inevitabile presa d'atto di aver gestito questa vicenda nel peggior modo possibile, che sia decretata la fine di questo impianto concorsuale per l'accesso alle specialità e soprattutto - concludono - che l'attuale inquadramento del medico in formazione venga profondamente riformato a favore di una reale formazione-lavoro''.