Cons. gius. amm.va Regione siciliana - sentenza n. 542/2018
Indennità di specificità medica spetta al solo personale laureato in medicina
La disposizione di cui all'art. 31 del DPR n. 761/1979, va interpretata nel senso che detta indennità equiparativa alla posizione del medico del ruolo sanitario va corrisposta esclusivamente al personale medico del ruolo universitario, in possesso di laurea in medicina e chirurgia, che svolge anche compiti di natura assistenziale, di diagnosi e cura, nonché di tutela della salute pubblica, con esclusione del personale universitario non medico che svolge solo attività assistenziale.
Consiglio di Stato - Sezione XIII - sentenza n. 4903/2018
Regime di accreditamento con il Ssn
Le Regioni, nel processo di accreditamento istituzionale, sono titolari di un ampio potere discrezionale, chiamato a bilanciare interessi diversi, ossia l'interesse pubblico al contenimento della spesa, il diritto degli assistiti alla fruizione di prestazioni sanitarie adeguate, le legittime aspettative degli operatori privati che ispirano le loro condotte ad una logica imprenditoriale e l'assicurazione dell'efficienza delle strutture pubbliche che costituiscono un pilastro del sistema sanitario universalistico.
Consiglio di Stato - parere n. 1991/2018
Le indicazioni del Consiglio di Stato per l'istitutzione della Banca dati nazionale
La Commissione speciale del Consiglio di Stato risponde a 5 quesiti posti dal Ministero della Salute e fissa il perimetro entro cui istituire la Banca dati nazionale delle Dichiarazioni anticipate di trattamento. “Le DAT non devono avere alcun vincolo di contenuto” ed “è necessario che ci sia certezza sulla corretta formazione della volontà del dichiarante”.
Consiglio di Stato - Sezione VI - sentenza n. 4675/2018
Concorso, Commissione formata nella sua maggioranza da professori appartenenti a settore disciplinare
La valutazione delle pubblicazioni scientifiche, del curriculum e dell'attività didattica non può che essere operata in relazione al settore concorsuale o scientifico-disciplinare messo a concorso e, a tal fine, non può che essere condotta da una Commissione composta da soggetti competenti ad effettuare la valutazione in relazione a quel settore concorsuale o scientifico-disciplinare; ciò in quanto la presenza di un solo componente "esperto" (su 3) in relazione al profilo di riferimento determina un suo peso del tutto marginale nell'espressione delle valutazioni.
Consiglio di Stato - Sezione VI - sentenza n. 4131/2018
Indennità di esclusività, identica per i medici ospedalieri e per quelli universitari
Per i docenti universitari in attività assistenziale esclusiva presso il SSR, il divieto di ricevere un trattamento economico superiore a quello del dirigente medico cui sono equiparati, non può costituire un limite rispetto al trattamento economico complessivo dei dirigenti medici, ma deve essere interpretato nel senso che deve essere garantita una identica quantificazione dell'indennità di esclusività ai medici ospedalieri e a quelli universitari.
Consiglio di Stato - Sezione III - sentenza n. 4078/2018
Quando è legittimo bandire un nuovo concorso in presenza di una pregressa graduatoria valida
La pretesa al riconoscimento del diritto allo "scorrimento" della graduatoria del concorso espletato, appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario, facendosi valere il "diritto all'assunzione"; mentre ove la pretesa al riconoscimento del suddetto diritto sia consequenziale alla negazione degli effetti del provvedimento di indizione di una nuova procedura concorsuale, la contestazione investe l'esercizio del potere dell'amministrazione, a cui corrisponde una situazione di interesse legittimo e dunque sussiste la giurisdizione del G.A..
Consiglio di Stato - Sezione VI - ordinanza n. 3554/2018
Equipollenza massoterapisti e fisioterapisti
Secondo la sezione del Consiglio di Stato che ha rimesso la decisione finale all'adunanza plenaria, il massofisioterapista è un operatore di “interesse sanitario” e come tale l’equipollenza del titolo al diploma universitario dovrebbe valere in termini molto ristretti, "solo per il periodo transitorio di due anni dal 1° gennaio 1994 in cui si sarebbe dovuto compiere il riordino, e solo per i diplomi conseguiti all’esito di un corso già regolamentato a livello nazionale, ovvero solo in presenza di moduli formativi la cui uniformità ed equivalenza fossero già state riconosciute nel regime pregresso”.
Consiglio di Stato - Sezione III - sentenza n. 3398/2018
Rapporto convenzionale non può trasformarsi in rapporto di pubblico impiego
In generale, è mancante l'obbligo di esclusività della prestazione, né vi è il vincolo di subordinazione, inteso come vincolo personale che assoggetta il lavoratore al potere direttivo del datore di lavoro, trattandosi invece di predeterminazione delle modalità delle prestazioni, funzionale all'assetto organizzativo dell'USL.
Consiglio di Stato - Sezione III - sentenza n. 3273/2018
Esclusione degli enti del SSN dalle amministrazioni destinatarie della proroga delle graduatorie concorsuali
L'art. 1, comma 565, della Legge n. 296/2006, rispetto ai dipendenti del SSN, ha rimosso i limiti alle assunzioni in precedenza inseriti dall'art. 1, comma 98, della Legge n. 311/2004, mantenendo solamente l'obbligo di riduzione della spesa complessiva del personale, quale misura a contenuto specifico, non sovrapponibile ad altri strumenti di razionalizzazione finanziaria.
Consiglio di Stato - Sezione III - sentenza n. 2822/2018
Dg Asl e mancato raggiungimento obiettivi di risparmio, possibile decadenza dall'incarico
Il Collegio osserva che, al fine di ritenere integrata la violazione l'art. 15, comma 11-bis, DL 95/2012, non è necessario che le direttive regionali comportino, in caso di inosservanza da parte dei propri destinatari, le conseguenze sanzionatorie espressamente giacché questa Sezione ha di recente ritenuto che “quand'anche se ne volesse affermare la portata non strettamente cogente, resterebbe il fatto che l'indicazione dettata dalla Regione è certamente in grado di orientare e condizionare la prescrizione del farmaco, e ciò in ragione della fonte qualificata dalla quale essa promana e, conseguentemente, dell'influenza persuasiva che essa è in grado di esercitare sulle scelte del personale medico ospedaliero operante alle dipendenze del servizio pubblico sanitario”.
Consiglio di Stato - Sezione III - sentenzan. 2821/2018
La valutazione di "equivalenza terapeutica" non può essere effettuata dalle Regioni
La valutazione di "equivalenza terapeutica", ovvero di sovrapponibile funzionalità terapeutica, tra medicinali basati su differenti principi attivi non può essere effettuata dalle Regioni, ma, in quanto incidente sui livelli essenziali delle prestazioni sanitarie, ai sensi dell'art. 15, comma 11-ter del D.L. n. 95/2012, deve risultare da motivate e documentate valutazioni espresse dall'Agenzia italiana del farmaco.
Consiglio di Stato - Sezione III - sentenza n. 2659/2018
I limiti tra la determinazione delle tariffe delle prestazioni sanitarie e la osservanza del tetto di spesa
Il principio della osservanza del tetto di spesa rappresenta un vincolo ineludibile; costituisce la misura delle prestazioni sanitarie che il Servizio sanitario nazionale può erogare e che può quindi permettersi di acquistare da ciascun erogatore privato. La portata di tale principio si estende anche al contenzioso in materia di determinazione delle tariffe delle prestazioni sanitarie, atteso che anch'esso soggiace al principio della invarianza dei tetti di spesa rispetto agli incrementi tariffari.
Consiglio di Stato - Sezione III - sentenza n. 2501/2018
Molise: Consiglio di Stato da ragione allal Regione sul Pos
I Decreti Commissariali adottati dalla Regione sono tutti provvedimenti di attuazione del POS 2015-2018, avente forza di legge a sua volta, ai sensi e per gli effetti del citato art. 34-bis, e pertanto ne costi-tuiscono mera e testuale esecuzione. A rafforzare la posizione ferma assunta in questo tempo dalla Struttura Commissariale della Regione Molise, è di recente intervenuta la sentenza del Consiglio di Stato.
Consiglio di Stato - parere n. 1104/2018
Obbligo Pos, Consiglio di Stato dice no alle sanzioni per i medici
Chi non ha il lettore Bancomat, è questo il filo del ragionamento del Consiglio di Stato, non è punibile perché in Italia nessuna legge ha fatto fin qui sul serio nel definire le sanzioni, e un decreto ministeriale come quello del MiSe non può introdurre punizioni senza che norme approvate dal Parlamento, di rango più elevato, gli diano il via.
Cons. gius. amm.va Regione siciliana - sentenza n. 207/2018
Personale universitario: negata la equiparazione tra qualifica universitaria e qualifica ospedaliera
La perequazione va effettuata tra professionalità omogenee. La equiparazione deve attuarsi con riferimento, oltre che all'anzianità, alle mansioni svolte nella funzione assistenziale; tale riferimento, non potendo derivare automaticamente dalla qualifica ricoperta nella carriera di appartenenza, deve attuarsi con adeguata istruttoria, che deve risultare frutto di accertamenti e valutazioni atti a sorreggere la scelta tra le varie qualifiche ipotizzabili come corrispondenti.
Consiglio di Stato - parere n. 887/2018
Medici, tirocinio ante lauream. Il Consiglio di Stato: si rischia di mettere a rischio effettiva valutazione delle capacità e idoneità pratiche
Il Consiglio di Stato ha molte perplessità sullo schema di decreto del Miur recante ‘Modifiche al regolamento concernente gli esami di Stato di abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo approvato con decreto ministeriale n. 445/2001’ perché l'anticipazione del tirocinio rischia di andare “a discapito dell’effettiva valutazione delle capacità e idoneità pratiche di chi si appresta ad esercitare la professione medica, che solo un serio e rigoroso tirocinio clinico post-laurea può garantire”.
Consiglio di Stato - Sezione III - sentenza n. 2101/2018
Specialisti ambulatoriali: illegittimità della composizione della Commissione specifiche capacità
Nella ipotesi che l’avviso pubblico richieda il possesso di particolari capacità professionali, la scelta dello specialista ambulatoriale o del professionista, in conformità all’art. 22, comma 4, dell’ACN del 2009 deve essere compiuta da una “Commissione aziendale paritetica”, cioè composta in pari numero sia da specialisti delegati dall’Azienda sia da specialisti ambulatoriali o professionisti designati dai membri di categoria del Comitato zonale .
Consiglio di Stato - Sezione III - sentenza n. 1571/2018
Stop agli appalti a ditte o cooperative per il personale della Sanità
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di una società di somministrazione lavoro autorizzata e dell’Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro, bocciando un “appalto di servizi” all’Asl Roma 6 che in realtà “ha ad oggetto una somministrazione di personale, attività, quest’ultima, ex lege riservata alle Agenzie per il Lavoro iscritte nell’apposito Albo presso il ministero del Lavoro”.
Consiglio di Stato - Sezione III - sentenza n. 1520/2018
I massofisioterapisti sono operatori di interesse sanitario con funzioni ausiliarie
Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso di un gruppo di massofisioterapisti contro una sentenza del Tar che gli ha negato l'equivalenza dei titoli perché la loro figura non è stata espressamente riconosciuta tra i “profili di operatori di interesse sanitario non riconducibili alle professioni sanitarie” e quindi avendo conseguito solo un titolo di formazione regionale, “ben può rientrare nel novero degli operatori di interesse sanitario, con funzioni ausiliarie”.
Consiglio di Stato - Sezione III - sentenza n. 616/2018
Ricostruzione carriera economica e danni risarcibili
Nella ricostruzione della carriera economica per il periodo interessato, l'amministrazione deve detrarre quanto il dipendente risulti avere percepito a qualsiasi titolo, per prestazioni o attività svolta nel periodo di tempo durante il quale il rapporto è stato interrotto.
Consiglio di Stato - Sezione III - sentenza n. 527/2018
Obbligo delle amministrazioni pubbliche di recuperare le somme corrisposte per indebito oggettivo
La ripetizione delle somme corrisposte dall'amministrazione al pubblico dipendente è, di regola, una conseguenza automatica dell'annullamento di un illegittimo atto attributivo di un trattamento economico, sicché a tal fine non vi è luogo ad alcuna valutazione comparativa di interessi.
Consiglio di Stato - Sezione III - sentenza n. 394/2018
Legittimazione processuale del sindacato non discende da partecipazione all'accordo sindacale
La legittimazione ad agire (o "processuale") non discende automaticamente dalla pregressa partecipazione procedimentale all’accordo sindacale sottoscritto, atteso che quest'ultima, a differenza della prima, può trovare piena giustificazione in una finalità collaborativa, che non presuppone la titolarità di una posizione giuridica qualificata e differenziata, che è invece requisito necessario per riconoscere a chi agisce la legittimazione processuale.
Consiglio di Stato - Sezione III - sentenza n. 403/2018
Diniego di assegnazione del turno di medicina specialistica ambulatoriale
Il disposto dall'art. 10 comma 1, lett. d), del DPR n. 500/1996, recependo l'Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici specialistici ambulatoriali - consentirebbe - ad avviso dell'appellante - ai medici in possesso di specializzazione, anche se titolari di guardia medica, l'attribuzione dei turni disponibili di specialistica ambulatoriale.