Rassegna di giurisprudenza
18/01/2019

Sentenze: le novità 14-18 gennaio 2019

Questa settimana: - graduatorie: proroga - graduatorie: scorrimento o concorso? - truffa allo Stato per dichiarazioni mendaci - permessi 104; - malattia: perdita di indennità

Consiglio di Stato – Sentenza n. 3273/2018. Esclusione degli enti del SSN dalle amministrazioni destinatarie della proroga delle graduatorie concorsuali. L'art. 1, comma 565, della Legge n. 296/2006, rispetto ai dipendenti del SSN, ha rimosso i limiti alle assunzioni in precedenza inseriti dall'art. 1, comma 98, della Legge n. 311/2004, mantenendo solamente l'obbligo di riduzione della spesa complessiva del personale, quale misura a contenuto specifico, non sovrapponibile ad altri strumenti di razionalizzazione finanziaria.

Consiglio di Stato - Sezione III - sentenza n. 4078/2018. Quando è legittimo bandire un nuovo concorso in presenza di una pregressa graduatoria valida. La pretesa al riconoscimento del diritto allo "scorrimento" della graduatoria del concorso espletato, appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario, facendosi valere il "diritto all'assunzione"; mentre ove la pretesa al riconoscimento del suddetto diritto sia consequenziale alla negazione degli effetti del provvedimento di indizione di una nuova procedura concorsuale, la contestazione investe l'esercizio del potere dell'amministrazione, a cui corrisponde una situazione di interesse legittimo e dunque sussiste la giurisdizione del G.A..

Cassazione Penale - Sezione II - sentenza n. 53368/2018. Truffa aggravata ai danni dello Stato per dichiarazione falsa di medico. La falsa dichiarazione resa dal medico ha impedito ai funzionari della USL di valutare l'incidenza della libera professione, ed ha in questo modo inibito il previsto controllo da parte dell'ente pubblico. La falsa dichiarazione ha consentito al sanitario di percepire le indennità di associazione, indennità che sono escluse per il medico che non sia associato, cioè per colui che, svolgendo attività libero professionale strutturata per più di 5 ore a settimana, non può far parte di una associazione.

Cassazione Civile - Sezione Lavoro - sentenza n. 30676/2018. Permessi 104: la Cassazione dà parere positivo se usati per riposarsi. Un datore di lavoro aveva licenziato un proprio dipendente per avere impropriamente utilizzato i permessi concessi per ragioni di assistenza a familiare disabile (permessi ex lege 104/1992). La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso del datore di lavoro, evidenziando che nelle giornate oggetto della contestazione il lavoratore aveva comunque dedicato il proprio tempo ad attività riconducibili in senso lato al concetto di assistenza, non potendo essere quest’ultimo interpretato in modo restrittivo limitatamente alla sola attività di accudimento.

Tribunale di Torino – Sezione Lavoro - sentenza n. 2113/2018. Perdita indennità di malattia per assenza dal domicilio durante la fascia oraria di reperibilità. Per integrare il “giustificato motivo” di cui all'art. 5, L. 638/83 non è sufficiente allegare e provare di essersi recati dal medico in quanto il giustificato motivo di esonero del lavoratore dall'obbligo di reperibilità a visita di controllo – che esclude la decadenza dal trattamento economico di malattia – pur non identificandosi con il concetto di forza maggiore, presuppone un impedimento assoluto imputabile a causa ineluttabile e si configura solo in presenza di un ragionevole impedimento.

 

 

Altri articoli

Segreteria Nazionale sede di Roma
Via San Martino della Battaglia, 31 - 00185 ROMA
Telefono 064245741 - Fax 0648903523
segreteria.nazionale@anaao.it - segreteria.nazionale@anaao.postecert.it