Lazio
25/07/2016

Sentenza Cucchi. A chi dire grazie e a chi no, di Antonio D'Uva

Un grazie di cuore ai Giudici di questa sentenza orgogliosamente giusta, coraggiosa e controcorrente che finalmente riconosce a pieno lo spirito dell'essere medico da rivendicare sempre per l'intera Categoria.

A tutti i Colleghi che hanno respinto gli attacchi mediatici per questi lunghi 7 anni, che hanno creduto che la verità fosse altra, che hanno resistito alla perversa criminalizzazione di Medici fustigati come delinquenti, che hanno sempre creduto che la missione del Medico è curare e non uccidere, a tutti i Colleghi che hanno sostenuto moralmente e psicologicamente oltre che materialmente la durissima battaglia di questi anni, ai Colleghi che non hanno vacillato mai nella certezza dell'innocenza dei Medici coinvolti, a tutti i Colleghi che si sono indignati e accorati come se fossero loro stessi imputati, che si sono prodigati e spesi per proporre verità al posto delle ignobili false teorie enunciate al solo miserrimo scopo di una vittoria giudiziaria, DICO GRAZIE DI CUORE.

Non ringrazio coloro, Medici e non, Istituzioni e non, Giornalisti e non, che si sono lasciati intimorire dalla massiccia onda mediatica, dalla massificazione del pensiero unilaterale, dalla folla forcaiola priva di ogni ragione se non quella di ricercare un colpevole a tutti i costi da sacrificare sull'altare del giustizialismo di piazza.

Non ringrazio coloro che si sono lasciati guidare dalla appartenenza e dalla convenienza politica per schierarsi contro o per restare in un colpevole silenzio.

A tutti coloro che hanno sofferto di indifferenza o di codardia, e non hanno avuto il coraggio di esprimersi trincerandosi dietro "la giustizia farà il suo corso" vada il disonore della ignavia e della viltà: è nel momento del bisogno che le Istituzioni di libero pensiero e gli Amici Onesti offrono aiuto e sollievo.

Un grazie di cuore al Tempo galantuomo.

Un grazie di cuore ai Giudici di questa sentenza orgogliosamente giusta, coraggiosa e controcorrente che finalmente riconosce a pieno lo spirito dell'essere medico da rivendicare sempre per l'intera Categoria.

Dr. Antonio D'Uva
Direttore di Medicina Interna Protetta
Ospedale S. Pertini Roma

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