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21/02/2023

Aumentare gli iscritti a medicina? Per l'Anaao è un falso problema - PUBLIC POLICY 

di David Allegranti

(Public Policy) - Roma, 21 feb - di David Allegranti - Orazio Schillaci, ministro della Salute, dice che vanno aumentati gli iscritti a Medicina (idea accolta anche dalla ministra dell'Università Anna Maria Bernini). Ma, come spiega l’Anaao, il maggior sindacato medico, si tratta di un falso problema. “Solo fino a due o tre anni fa venivano ammessi per ciascun anno tra gli 8.000 e i 10.000 studenti alla Facoltà di Medicina. Eppure già dieci anni fa la Conferenza dei presidi della Facoltà di medicina chiedeva insistentemente di portare a 12.000 il numero di studenti che vi potevano accedere”, ha detto giorni fa il ministro intervenendo all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Cattolica di Roma: “Per questo, i numeri resi pubblici con il decreto del 10 febbraio relativi all'accesso alla Facoltà di Medicina e Chirurgia sono da considerarsi provvisori e credo si procederà a un ampliamento”.  In dieci anni, ha detto ancora Schillaci, “dal 2005 al 2015 “oltre 10.000 medici hanno lasciato l'Italia per lavorare all’estero, un esodo di capitale umano che non possiamo più permetterci. In quest’ottica appare urgente porre i giovani al centro delle politiche di sviluppo offrendo loro la possibilità di realizzare le proprie aspirazioni, sfatando l’idea che la nostra non è una nazione per giovani”. 

L’approccio è però sbagliato, dice Carlo Palermo, presidente nazionale di Anaao: “Ogni anno da 1.000 a 1.500 medici lasciano il nostro paese per andare a lavorare all’estero. Lasciano per la scarsa attrattività del nostro SSN a causa di: bassi stipendi; scarsa valorizzazione professionale; ridotta conciliazione vita/lavoro; aggressioni fisiche e contenziosi legali. Sono questi i problemi da risolvere e non incrementare gli ingressi a Medicina, attualmente circa 15 mila. Se li valutiamo in una ottica di programmazione a 10 anni tenendo conto di pensionamenti e nuove esigenze organizzative sono addirittura eccessivi”. Come spiegato da Public Policy a gennaio, nel 2022 sono stati circa 16mila. Nei prossimi 10 anni avremo intorno a 150 mila medici neolaureati. Ora valutiamo le uscite. Esagerando 40/50mila medici ospedalieri, 20mila medici di base, 10mila specialisti ambulatoriali, 5mila medici universitari e altrettanto per il privato puro. Totale 90mila (largheggiando). Inseriamo un possibile errore del 10% si arriva intorno a 100mila. Ne rimangono ben 50 mila per colmare le attuali carenze e le fughe dal pubblico. “Un ulteriore incremento degli iscritti al corso di laurea in medicina rischia solo di creare una nuova pletora medica ed uno spreco di risorse pubbliche”, ci aveva detto proprio Palermo. (Public Policy)

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