Il risarcimento del c.d. danno iatrogeno va quantificato monetizzando sia l'invalidità idealmente ascrivibile all'errore medico che quella complessiva effettivamente residuata e sottraendo dal controvalore monetario della seconda il controvalore monetario dell'invalidità che comunque sarebbe residuata all'infortunio anche nel caso di diligenti cure. I calcoli andranno dunque compiuti previa monetizzazione dell'invalidità, quindi sugli importi monetari, e non sulle percentuali di invalidità.