Rassegna di giurisprudenza
08/06/2021

Giurisprudenza: epidemia colposa, dati reddituali, tetti di spesa, rifiuto atti d'ufficio

Cassazione Penale – Sezione IV – Sentenza n. 20416/2021. Reato di epidemia colposa da Covid -19 nella casa di Riposo .Non basta l’omissione dell’integrazione del documento di valutazione del rischio biologico per configurare il reato di epidemia colposa all’interno di una Rsa ma, affinché sia configurato il reato che legittima il sequestro della struttura, è necessario che siano violate non sole le regole che impongono la valutazione del rischio ma anche le norme sostanziali ed organizzative definite per la sicurezza sul lavoro.Questa, in sintesi, è la posizione della Corte di Cassazione Penale, sezione quarta, n, 20416 depositata il 24 maggio emessa a seguito del ricorso del Pubblico Ministero. Si tratta della prima di un probabile lungo contenzioso che imporrà alle strutture una nuova attenzione in materia di sicurezza sul lavoro ed inizia a delineare i confini del reato di epidemia colposa per i fatti avvenuti all’interno delle strutture.

Tar Lazio – Sentenza n. 6045/2021. Pubblicazione dei dati reddituali e patrimoniali dei dirigenti sanitari. Il TAR Lazio è intervenuto nuovamente sulla questione specificando a che la sentenza n. 20 del 2019 fa riferimento ai direttori di struttura complessa, perché a tale figura dirigenziale attiene la questione oggetto di decisione e la deliberazione dell’Azienda sanitaria impugnata in congiunzione con la delibera n. 586/2019 dell’ANAC.

Tar Lazio – Sezione II - Sentenza n.5605/2021. Fissazione e ripartizione dei tetti di spesa. I limiti del sindacato giudiziale circa i criteri di fissazione e ripartizione dei tetti di spesa nelle Regioni interessate dai Piani di Rientro: vi è specialità della normativa emergenziale che disciplina i "Piani di rientro" da eccessivi disavanzi del sistema sanitario delle singole Regioni, che trova origine nel Patto della Salute del 2001.

Cassazione Penale – Sezione IV – Sentenza n. 18901/2021. Condannato medico per rifiuto di atti d’ufficio.La Cassazione delinea i confini dell'obiezione di coscienza in caso di aborto farmacologico e precisa che l'ecografia finalizzata ad accertare il successo del processo abortivo non è coperta dalla scriminante perché non è un'attività diretta all'interruzione della gravidanza, ma meramente strumentale all’accertare l'esito del procedimento e la salute della donna. Il medico che quindi rifiuta questo tipo di ecografia adducendo l'obiezione di coscienza commette il reato di rifiuto di atti d'ufficio.

Cassazione Civile – Sezione I – ordinanza n. 14844/2021. Stato di gravidanza e protezione umanitaria. La giurisprudenza di legittimità ha chiarito che la protezione umanitaria rappresenta una categoria aperta volta al riconoscimento caso per caso del diritto di permanere sul territorio italiano alla luce della condizione personale di vulnerabilità del richiedente e la condizione di donna in gravidanza ha effetti diretti sulla valutazione della situazione di vulnerabilità.

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