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10/05/2021

La Solitudine del Medico “vaccinatore”. Dirigenza Medica n. 4/21

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Articolo di Vincenzo Cosentini Responsabile AG Veneto e Aldo Rocca Responsabile AG Molise

La pandemia da Covid-19 ha portato via con sé molte delle nostre abitudini, certezze, consuetudini, lasciando le persone sole costrette ad adattarsi ad un equilibrio che sembra non arrivare mai. Così si sta muovendo anche la campagna vaccinale, unico strumento di lotta alla pandemia, funestato da continue polemiche, dubbi ed incertezze ma anche da cattiva informazione.

Le vittime di questo clima di inquietudine sono certamente i cittadini, che trovano il loro unico confronto in chi è sempre stato protagonista del sollievo nei momenti di difficoltà, il medico.
I medici sia in formazione che ospedalieri che in pensione, anche nella somministrazione dei vaccini si sono mostrati reattivi e pronti a lasciare i propri panni di specialisti, padri, madri, figli per diventare nel tempo libero “vaccinatori”.
Nessuno di noi avrebbe, però, immaginato la solitudine di questo ruolo, che ci ha trovati impreparati nel gestire la paura dell’ignoto, privati delle armi con cui siamo soliti combattere, ovvero le raccomandazioni e indicazioni basate sulle evidenze, unico vero baluardo contro le fake news e le interpretazioni made in google.
Fermandoci a ragionare, scorrendo il film degli ultimi tre mesi, la comunità scientifica europea e l’ente regolatorio Nazionale “AIFA” ci hanno fatto interpretare il più vorticoso e repentino cambio di indicazione terapeutica della vita di chiunque. Abbiamo diligentemente interpretato un’indicazione terapeutica per popolazione under 55 anni, poi dopo poco, con sicurezza estesa agli over 65; con la stessa sicurezza abbiamo sostenuto il vaccino per tutte le fasce di popolazione, salvo una sera scoprire che la nostra giornata sarebbe stata vuota perché quel vaccino era potenzialmente pericoloso per tutti e non somministrabile.
Ma il vortice non si è fermato a quanto sopra detto; gli enti regolatori hanno subito riaperto le indicazioni a tutta la popolazione, salvo poi “consigliare” a una certa fascia di popolazione di utilizzare un vaccino piuttosto che un altro.
Ovviamente mesi in cui si sono rincorse notizie vere, false, mai verificate, improvvisati talk show con opinionisti più disparati a dare sentenze su ciò che per molti di noi rappresenta una sfida con il futuro.
Unico risultato, l’ennesima picconata al rapporto di fiducia tra medici e pazienti, lasciati nudi di fronte al gelo del sospetto e della polemica ad ogni costo, medici che agli occhi dei più, cambiavano idea a ogni soffio di vento, dimenticando la tutela della salute, quando stavano sacrificando ancora una volta le proprie vite per un bene più grande.

Chiediamo dunque al governo, per continuare nell’interesse della tutela della salute di tutti, medici e pazienti, di promuovere scelte condivise e durature nel tempo. E’ evidente in fondo che varie note AIFA non hanno mai smentito l’efficacia e la sicurezza del vaccino, avrebbero quindi solo evitato la sfiducia dei cittadini verso i medici e verso la scienza.

Chiediamo, inoltre, un coordinamento centrale per la prenotazione dei pazienti che devono giungere ai centri vaccinali con un’ indicazione unica ad un unico tipo di vaccino, che il medico in loco si occuperà solo di somministrare in sicurezza, senza opzioni di scelta.
Sarebbe inoltre opportuno creare campagne di sensibilizzazione e informazione da contrapporre all’odio mediatico, vigilando nei limiti della libertà di stampa, che sia sempre garantito un contraddittorio in grado di tutelare la correttezza dell’informazione.
Nel frattempo noi, in silenzio, continueremo la nostra battaglia per la salute in tutti i campi in cui sarà necessario, a casa, in ospedale, nei centri vaccinali e dovunque sarà richiesto.
Oggi, rispetto al 2020, non abbiamo più solo la speranza di una cura contro il Covid-19 ma un’arma efficace, il vaccino, frutto di un tour de force mondiale che ha permesso, bruciando a tempi di record le tappe, di averne disponibilità; adesso ci vuole il cambio di marcia ed un altrettanto tour de force per garantirne i benefici ai popoli.

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