Veneto
19/05/2020

Premialità COVID-19. Intersindacale Veneto: la dignità professionale non si compra con una “elemosina".

Umiliati medici, infermieri ed operatori sanitari che si sono infettati, ammalati e morti in servizio in tutta l’Italia.

La proposta della Regione Veneto di una ripartizione percentuale "per teste" fra Dirigenza del Ruolo Sanitario e Personale del Comparto, anche non sanitario, delle risorse economiche destinate alla premialità del personale sanitario dipendente coinvolto direttamente e indirettamente nell'emergenza Covid 19 (malgrado tale metodologia di ripartizione non sia prevista dalle disposizioni legislative) è stata rifiutata dalla maggioranza di tutti i Sindacati della Dirigenza Sanitaria, ma accettata dai rappresentanti del comparto.
Il rifiuto è stato dettato da tre condizioni:
• non riconoscimento da parte della Regione delle differenti condizioni di esposizione al rischio e di differenti responsabilità presenti sia nel personale della Dirigenza Sanitaria che nel personale del Comparto Sanità;
• dalla differenza fino ad ora presente nel Veneto nei riguardi del Rischio biologico che viene riconosciuto per il personale del Comparto e non per la Dirigenza Sanitaria, con la scusa che non è chiaro il dettato legislativo nazionale e malgrado il comportamento della Regione Toscana che invece diversamente lo ha riconosciuto con Legge Regionale in attesa di provvedimenti legislativi nazionali;
• dall'indignazione delle diverse categorie professionali della Dirigenza del Ruolo Sanitario dinanzi all'ennesimo atto regionale di esplicita non considerazione delle loro particolari peculiarità, fondamentali nella fase acuta della pandemia.
Medici e Dirigenti Sanitari con abnegazione e a disprezzo del pericolo personale hanno permesso i risultati sanitari fino ad ora ottenuti in questa Regione e questo è il ringraziamento a loro dovuto…!
Il ruolo e la dignità della categoria non può essere ulteriormente oltraggiato con un ennesima mancanza di rispetto e considerazione e con una premialità che rappresenta una “elemosina” (300 euro complessive medie pro capite nette).
Ci rendiamo conto che la tanto sbandierata meritocrazia da parte della Regione Veneto, in questo momento cede il posto a più importanti esigenze di consenso e propaganda elettorale!
In conseguenza di tutto ciò saremo costretti ad adeguare da ora in poi il nostro apporto straordinario e la nostra abnegazione professionale allo scarso rispetto e considerazione della Regione nei suoi ruoli apicali nei riguardi della Dirigenza del ruolo sanitario.

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