Previdenza
08/07/2016

PENSIONI. Sentenza della Consulta per il contributo di solidarietà: legittimo, ma eccezionale

Nell'informativa COSMED-ANAAO ASSOMED i chiarimenti sulle nuove disposizioni ed in particolare sulla concreta possibilità che il prelievo non venga riproposto per il 2017 e in futuro.

la nota informativa in formato pdf
gli allegati
il video di presentazione del rapporto annuale INPS alla Camera dei Deputati


La Corte Costituzionale ha rigettato i ricorsi contro il prelievo definito “contributo di solidarietà” sulle pensioni superiori ai 91.343 euro lordi (6% sulla parte eccedente 91.343 euro, 12% sulla parte ec-cedente 130.358 euro, 18% sulla parte eccedente 195.538,21 euro).
Tale prelievo vigente per gli anni 2014-2016 interessava le pensioni superiori a 14 volte il minimo.
Occorre premettere che al momento è disponibile solo uno stringato comunicato che alleghiamo e sarà necessario attendere le motivazioni che verranno depositate nelle prossime settimane.

Un simile provvedimento riferito agli anni 2011-2013 era stato dichiarato incostituzionale nel giugno 2013 dalla stessa Corte con la restituzione del prelievo.
Tuttavia esiste una sostanziale differenza: il primo provvedimento cassato dalla Corte era un provvedimento generico mentre quello del governo Letta era entro il perimetro previdenziale (“interno al circuito previdenziale”) come accennato nel comunicato della Corte. Si tratterebbe infatti di un provvedimento con una precisa finalizzazione (finanziamento di interventi in favore dei cosiddetti esodati) in tal modo non ci sarebbe contraddizione tra le due sentenze.
Contro la reiterazione del provvedimento erano stati presentati numerosi ricorsi (uno presentato da Anaao Assomed alla Corte dei Conti della Campania) e il rinvio alla Corte era stato richiesto da 6 sezioni regionali della Corte dei Conti.
Il comunicato parla espressamente di provvedimento legittimo, ma “giustificato in via del tutto eccezionale dalla crisi contingente e grave del sistema”. 
Tale espressione sembra escludere la reiterazione del prelievo che cessa, se non riproposto nella prossima legge di stabilità, il 31.12.2016.
Nonostante la demagogica campagna mediatica sulle cosiddette “pensioni d’oro” un commento equilibrato e condivisibile è riportato da Il Sole 24 Ore del 6 luglio a firma Donatella Stasio dal titolo “Eccezionalità, temporaneità, ragionevolezza paletti della Corte”..
In particolare condividiamo alcune affermazioni:
“eccezionalità, temporaneità ragionevolezza tre parole che segnano il perimetro costituzionale entro il quale i governi possono sacrificare i diritti sociali”
“la sentenza di ieri non è un via libera incondizionato a eventuali ulteriori contributi di solidarietà”
“la crisi può giustificare un bilanciamento dei diritti, purché però le misure eccezionali adottate non diventino, surrettiziamente, strutturali”
“Sarebbe sbagliato considerare questa sentenza un semaforo verde per eventuali future forzature”.

 
Pertanto fallito il tentativo di recuperare le somme pregresse resta, probabilmente rafforzato, l’obiettivo di impedire il rinnovo del prelievo nella prossima legge di stabilità restituendo ai pensionati dal prossimo gennaio la pensione maturata con anni di contribuzione e in linea con le disposizioni contrattuali.

Non è pertanto stato inutile, ad una prima valutazione, impugnare una legge che ha prodotto a fronte di un misero ricavo (si stima di 160 milioni di euro) una crepa nella credibilità del sistema previdenziale ed un forte disincentivo all’investimento in previdenza (riscatti, ricongiunzioni e previ-denza integrativa in primo luogo).
Parimenti andrà verosimilmente reiterato il ricorso se dovesse essere riproposta la questione.
Del tutto vani in materia ricorsi individuali onerosi per i sottoscrittori.

Le sigle della COSMED agiscono sulle questioni previdenziali non solo di concerto tra di loro ma partecipano ad un gruppo di lavoro con altre forze della dirigenza pubblica e privata (CIDA, Fe-dermanager, Associazioni di pensionati della magistratura, del corpo diplomatico e della Dirigenza pubblica) con condivisione dell’azione politica, sindacale e delle iniziative legali.

Sulle questioni pensionistiche insistono due ulteriori questioni giuridiche: 
-    La manomissione della perequazione (rivalutazione delle pensioni sulla base del tasso in-flazione, la questione attualmente non produce danni economici, essendo l’inflazione as-sente, ma è un grave pregiudizio sul futuro) anch’essa oggetto di imminente pronuncia della Corte.
-    Il differimento e la rateizzazione delle liquidazioni senza interessi e rivalutazione monetaria che colpisce solo i dipendenti pubblici. Contro questo provvedimento COSMED ha attivato specifico ricorso.
A livello politico è definitivamente tramontata l’insana proposta di ricalcolo delle pensioni in essere e future sulla base del calcolo contributivo retroattivo. Oltre che devastante la proposta è inattuabile in quanto i contributi versati prima del 1996 non sono stati registrati in molte articolazioni dell’Inps.
Resta da vedere quali spazi di manovra esistono su non poche questioni cruciali (flessibilità in uscita, incentivi a riscatti, previdenza integrativa e contribuzione volontaria , revisione lavori usuranti, rinnovo dell’opzione donna, staffetta generazionale e part time negli ultimi anni di attività) che non mancheremo di affrontare.
A tal fine sono in corso contatti con le forze politiche.
Si allega senza commenti per il momento anche la relazione del Presidente INPS al Parlamento del 7 luglio 2016.

Costantino Troise    
Segretario Nazionale Anaao Assomed     

Giorgio Cavallero
Segretario Generale COSMED

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