L'accertamento del grado di colpa del sanitario e la conformità del suo comportamento alle linee guida costituiscono aspetti di primo piano nell'ambito dei giudizi di responsabilità medica. La sentenza 412/2019 ha ricordato che, secondo il diritto vivente, è ancora attuale e valida la distinzione tra colpa lieve e colpa grave per imperizia nell'ambito della fase esecutiva delle raccomandazioni contenute nelle linee guida adeguate al caso di specie.