09/08/2018
Aggressioni agli operatori sanitari: bene inasprire le pene ma non basta. Comunicato stampa Anaao Assomed
Le aggressioni verbali e fisiche a medici ed infermieri accompagnano la cronaca degli ultimi mesi come uno stillicidio, testimonianza della rottura del patto di fiducia tra cittadini ed operatori sanitari, assunti a capro espiatorio di tutte le inefficienze e le disorganizzazioni indotte sulla sanità pubblica dai governi nazionali e regionali.
Nella recente indagine dell’Anaao Assomed, ben il 65% dei responder ha dichiarato di aver ricevuto aggressioni verbali o fisiche e tale percentuale sale all’80% per i medici che lavorano nel settore dell’Emergenza/Urgenza.
L’approvazione in Consiglio dei Ministri di un Ddl di iniziativa governativa, che va ad aggiungersi a quelli già presentati per iniziativa parlamentare, con la istituzione di un Osservatorio nazionale e l’inasprimento delle pene per chi aggredisce un operatore sanitario riconosciuto pubblico ufficiale è certamente una prima risposta all’escalation di violenza cui abbiamo assistito in questi mesi. C’è da chiedersi, però, - commenta il Segretario Nazionale Carlo Palermo - se sia sufficiente lavorare sul versante della deterrenza giuridica senza una forte campagna di comunicazione che porti i cittadini a riconoscere ai professionisti della sanità il ruolo civile e sociale che svolgono.
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