Informative
20/03/2018

SICUREZZA DELLE CURE, OBBLIGHI E VACCINI, di Costantino Troise Segretario Nazionale Anaao Assomed

Nella nota il Segretario Nazionale chiarisce non solo alle migliaia di medici iscritti a un sindacato che ritrovano al loro fianco nella quotidiana vita di corsia, ma anche ai cittadini, di cui Anaao è da sempre imprescindibile alleato nella difesa della sanità pubblica, che la sicurezza delle cure per i curati, oltre che per i curanti, è un valore fondamentale di questo sindacato. E tutelare i pazienti vuol dire farsi carico di garantire loro le condizioni per la massima riduzione del rischio di eventi avversi.

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L’intervista rilasciata ad un giornale da un rappresentante sindacale ha dato la stura ad un livore antisindacale, ed anti Anaao in particolare, con tanto di incitamento ai roghi di inesistenti tessere. Non solo da parte delle nuove vestali della sanità italiana ma anche di piccoli bottegai parasindacali e  di quanti non hanno voluto perdere l’occasione per partecipare alla gogna mediatica di un medico e del sindacato medico. La retorica antisindacale è, si sa, facile da usare, soprattutto sui social, a buon mercato e ricca di soddisfazioni. E la parola vaccino fa scattare riflessi pavloviani che portano ad impugnarla come una clava, incuranti di farlo contro gli stessi che hanno ufficialmente condiviso le finalità della iniziativa  che pure si dice di sostenere.
 
Non coltivando alcuna illusione di riportare alla ragione chi ragione non vuole sentire, pare opportuno chiarire non solo alle migliaia di medici iscritti a un sindacato che ritrovano al loro fianco nella quotidiana vita di corsia, ma anche ai cittadini, di cui Anaao è da sempre imprescindibile alleato nella difesa della sanità pubblica, che la sicurezza delle cure per i curati, oltre che per i curanti, è un valore fondamentale di questo sindacato. E tutelare i pazienti vuol dire farsi carico di garantire loro le condizioni per la massima riduzione del rischio di eventi avversi.
 
Al di là del fatto che già oggi la legge impone la vaccinazione antitetanica per alcuni lavoratori, è l’etica e la deontologia professionale che assegnano al medico un ruolo di garanzia a difesa di tutti i pazienti, tanto più di quelli fragili, essendo il primum non nocere il più sacro e il più antico dei doveri di chi cura.
 
Ognuno, pertanto, faccia la sua parte senza confusione di ruoli. I medici lavoreranno, come sempre, secondo scienza e coscienza, a prescindere da disposizioni amministrative. In attesa che qualcuno si ricordi che la sicurezza delle cure è oggi messa a rischio negli ospedali più da pericolosi scadimenti dei livelli organizzativi che dalla mancanza di obblighi legislativi. Ma questo non preoccupa e non indigna al punto da animare appassionati dibattiti mediatici.

Costantino Troise        
Segretario Nazionale Anaao Assomed

 

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