L’urgenza e la necessità di una riforma vera del sistema di formazione post laurea dei medici, di cui il finanziamento è solo un tassello, dovrebbe essere evidente. I medici, attraverso le organizzazioni sindacali, la cassa previdenziale, gli ordini professionali sono disponibili a fare la loro parte, ma Governo e Ministri non possono chiamarsi fuori, continuando a traccheggiare e rimpallandosi le responsabilità di ritardi inaccettabili e di errori imperdonabili. Occorre intervenire ora, se veramente si ha a cuore la sanità pubblica investendo sul suo capitale umano, presente e futuro.