La manifestazione di protesta di Roma organizzata dall’Intersindacale della Dirigenza medica e sanitaria ha costretto il Ministero della Funzione Pubblica ad un incontro fino ad ora negato.
Le ragioni della nostra protesta, legate ai ritardi del rinnovo contrattuale, al finanziamento simbolico previsto a fronte di tagli consistenti alle risorse accessorie, alla grave discriminazione verso i precari della sanità esclusi dai processi di stabilizzazione previsti, sono state illustrate dal Segretario Nazionale Anaao Assomed, a nome di tutte le sigle aderenti, al Capo di Gabinetto del Ministro, direttamente e pesantemente chiamato in causa dal fatto che è il suo provvedimento di riforma del testo unico del pubblico impiego ad apportare l’ultimo taglio lineare al futuro delle nostre retribuzioni. Il rischio, che abbiamo illustrato con dovizie di dati, è di rendere impraticabile il terreno del rinnovo del CCNL.
La contraddizione tra parole del Presidente del Consiglio che parlano di sanità pubblica come valore da salvaguardare ed atti del governo che vanno nella direzione opposta, è stata resa evidente ed accompagnata dalla minaccia, in caso di mancata modifica del comma 2 dell’articolo 23 del testo di riforma, di ulteriori azioni di protesta, chiamando a partecipare anche i cittadini nella loro veste di elettori.
Da parte del rappresentante del Ministero abbiamo avuto piena disponibilità a valutare le nostre ragioni.
Il testo della legge sarà approvato entro il 27 maggio e sarà la cartina di tornasole per valutare l’atteggiamento del Governo verso i medici ed i dirigenti sanitari del SSN.
Costantino Troise
Segretario Nazionale Anaao Assomed