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06/05/2016

Dirigenza medica e sanitaria chiede rinnovo contratti e stop precariato. Cosmed, noi interlocutori del Governo per riforma PA.

L'appello della Cosmed al termine del Convegno sulla Dirigenza Pubblica: chiediamo che il Governo ci convochi per fornire le nostre competenze. Solo così la riforma della PA sarà una riforma 'vera'. Non si fanno le riforme senza la dirigenza di questo paese". Gasparrini (Presidente Aran): per il rinnovo dei contratti la strada è lunga. Pochi soldi, speriamo qualcosa in più dalla prossima Legge di Stabilità. La rassegna sulla stampa.

Stop al precariato in sanità, dai co.co.co alle partite Iva, e avvio delle trattative per il rinnovo del contratto. Queste le priorità della COSMED ribadite in occasione del convegno nazionale che si è svolto a roma il 6 maggio. Al centro dell'incontro i possibili contenuti del decreto delegato sulla dirigenza pubblica e sul rapporto di lavoro alle dipendenze della Pubblica Amministrazione in fase di emanazione, come previsto dalla riforma Madia.

"La dirigenza pubblica – dichiara Giorgio Cavallero, segretario generale della Confederazione – ha diritto ad essere interlocutore anche sul piano normativo, nel momento in cui si stanno per predisporre i decreti delegati per al riforma della Pa. Chiediamo che il Governo ci convochi per fornire le nostre competenze. Solo così questa riforma sarà una riforma 'vera'. Non si fanno le riforme senza la dirigenza di questo paese". 

"Ci sono voluti sei anni per definire le aree contrattuali per i comparti della Pubblica Amministrazione, questo la dice tutta su quanto sarà lungo l'avvio delle trattative per il rinnovo dei contratti", tanto più che a pesare è il "macigno dei soldi. Speriamo che dalla prossima legge di stabilità arrivi qualcosa in più". Così Sergio Gasparrini nel suo intervento al convegno."I trecentomilioni di euro previsti dalla legge di Stabilità per il rinnovo dei contratti pubblici", prosegue, "sono oggettivamente pochi, perché al di là degli incrementi retributivi, pur volendoci fare formazione, riqualificazione o welfare  sono abbastanza esigui: si tratta di un aumento dello 0,4% per monte salario, nel recente passato gli incrementi erano del 5-6%, in pratica meno di un decimo. Inoltre non si può dimenticare che questo aumento così modesto arriva dopo 6 anni di blocco contrattuale".

Il convegno è stato ripreso dalle seguenti testate:
ANSA
DOCTOR33
QUOTIDIANO SANITA'

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