I genitori di due gemelli hanno intrapreso un giudizio diretto ad ottenere il risarcimento per gli irreversibili danni neurologici derivati da ipossia cerebrale dei piccoli nati prematuri presso una struttura ospedaliera pubblica. La Corte d’appello ha affermato la sussistenza di nesso causale tra la condotta del primario del reparto di Ostetricia del presidio ospedaliero e le inadempienze dell’Azienda con il gravissimo ed irreversibile danno neurologico subito dai neonati. Si è evidenziato un difetto di informazione della gestante circa la carenza di attrezzature idonee a far fronte a parti prematuri, nonché una negligenza nel non disporre il trasferimento presso altra struttura ospedaliera più adeguatamente attrezzata, nonostante la piena prevedibilità delle gravi difficoltà.