Cassazione Sezione Penale
21/01/2010

Cassazione Penale - Sez. II - sentenza n. 2772/2010 Commette truffa chi dichiara un'ora di lavoro in più

Rischia di essere condannato per truffa il medico che attesta sul foglio delle presenze di essere stato in servizio per un orario più lungo rispetto a quello effettivamente osservato. Ciò anche se subito dopo rettifica “indicando l'esatto ammontare delle ore”. Lo ha sancito la Corte di Cassazione che ha precisato che “è punibile per truffa il medico che abbia attestato un orario di lavoro maggiore sul foglio presenze giornaliero. Non rileva come esimente l'aver poi comunicato il monte ore reale, neanche se tale comunicazione sia stata fatta prima del pagamento della retribuzione. La truffa infatti, essendo reato d'evento, si perfeziona nel momento in cui alla realizzazione della condotta tipica da parte dell'autore abbia fatto seguito la "deminutio patrimoni" del soggetto passivo e l'agente deve interrompere la sequenza di atti all'esito dei quali si ha per esaurita la condotta tipica”.

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