La Corte di Cassazione ha sostenuto che il medico ha effettuato le sue valutazioni sulla base delle radiografie fatte nella immediatezza dell'incidente, mentre la persistenza del dolore lamentato dal paziente avrebbe dovuto indurlo ad una maggiore cautela ed a richiedere altri esami radiografici. L’ulteriore accertamento, che avrebbe consentito di andare alla di là della visualizzazione delle lesioni più appariscenti e di individuare correttamente la patologia, implica una condotta che ben può essere pretesa da un medico specialista.