Il medico che non informa dei limiti della casa di cura risponde in solido per i danni al paziente
La Cassazione ha confermato la condanna di risarcimento danni, in solido con la casa di cura privata, impartita dai giudici di merito nei confronti di un medico ginecologo che nell'assistere una gestante non l'aveva informata sui possibili rischi derivanti dai limiti dell'organizzazione e di equipaggiamento della clinica privata ove era ricoverata nel caso in cui la situazione fosse diventata pericolosa. La paziente aveva diritto a ricevere un'adeguata informativa circa gli eventuali rischi da fronteggiare, in considerazione dei limiti di azione e di organizzazione dalle casa di cura di fronte alle particolari situazioni patologiche più frequenti.